Martina: “Unire i progressisti contro la distruzione del Paese”

Maurizio Martina, Graziano Delrio e Andrea Marcucci, durante una conferenza stampa nella sede del Pd.
Maurizio Martina, Graziano Delrio e Andrea Marcucci, durante una conferenza stampa nella sede del Pd. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

NAPOLI. – Lavorare per una alleanza “che raccolga tutte le energie democratiche e progressiste” contro “il declino e la degenerazione” che l’attuale maggioranza infligge all’Italia. Il segretario Pd Maurizio Martina è in piena sintonia con la linea espressa ieri dall’ex premier Paolo Gentiloni: non basta rimettere in sesto il Pd, il Paese ha bisogno che si costruisca una alternativa ampia e affidabile. La priorità, sottolinea Martina da Napoli, è “recuperare gli elettori di centrosinistra che hanno votato i grillini, e ne sono già delusi”.

La segreteria dem si riunisce a Scampia, nuova banlieu-simbolo dopo la riunione di Tor Bella Monaca nella periferia di Roma. A questi mondi e a tutto il Meridione, dove il M5S ha sbancato alle elezioni, Martina guarda con speciale attenzione. “Assistiamo al tradimento del Sud di 5 Stelle e Lega. E nelle prossime settimane sarà ancora più evidente, basti pensare alla chimera del reddito di cittadinanza che si sta rivelando sempre di più un abbaglio. Io in testa sono pronto ad andare anche sulle spiagge del Mezzogiorno per raccontare i rischi e i fallimenti del governo”.

In merito all’appello dell’ex premier Gentiloni per un’alleanza dei moderati, “le preoccupazioni di Paolo sono le mie. Quando un governo mette in discussione i fondamentali, quando ancora in questi giorni si evocano uscite dall’euro, quando i passi della maggioranza sono di distruzione, è giusto lanciare un segnale di grande allarme”, afferma Martina, secondo cui “è sacrosanto lavorare per allargare l’impegno per un progetto di alternativa che raccolga tutte le energie democratiche e progressiste contro questo declino e degenerazione. Declino che pagano gli italiani”.

I dem, per Martina, devono “ripartire da Sud, dove la sconfitta è stata più pesante. Gli elettori ci hanno vissuto come distanti. E distanti, lo siamo stati davvero. Io rivendico alcune politiche come ‘Resto al Sud’ ma deve esserci un’analisi sincera per riconoscere i limiti della nostra iniziativa”, dice il segretario.

Quanto agli interlocutori cui guardare per la nuova grande alleanza, le anime del partito discutono: Gianni Cuperlo considera “una risorsa” il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, come già aveva detto Andrea Orlando. Un nome sul quale Martina frena: “De Magistris? Noi abbiamo il nostro percorso di lavoro, guardando a tante energie che non sono ancora in partita, tanti sconosciuti che hanno voglia dal basso di dare una mano”.

(di Mariano del Preite/ANSA)

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