Effetto Lega, sbarca in Campidoglio e punta al vertice

Roma, Piazza del Campidoglio
Piazza del Campidoglio

ROMA. – La Lega si espande a Roma. I gruppi per Salvini premier nascono in Campidoglio, Città Metropolitana e in altri sette municipi. Con un obiettivo dichiarato: arrivare, alle prossime amministrative, ad eleggere il primo sindaco leghista della Città Eterna. Le basi del progetto risalgono al 4 marzo, quando il partito registrò un inaspettato boom di consensi nella Capitale con picchi nelle periferie più complicate come Tor Bella Monaca.

Così, a distanza di quasi 5 mesi, in una conferenza stampa organizzata non a caso nella ‘Sala del Carroccio’ di Palazzo Senatorio, il coordinatore regionale Francesco Zicchieri, si spinge a prevedere: “Penso che i romani alle prossime elezioni eleggeranno un sindaco espressione della Lega, il sindaco dei romani”. Unico componente, per ora, del neonato gruppo in Assemblea capitolina è il consigliere Maurizio Politi, ex Fdi passato di recente al gruppo Misto.

A presentare la novità insieme a Zicchieri ci sono parlamentari, il sottosegretario Claudio Durigon, e altri fuoriusciti da Fratelli d’Italia a Roma, come Federico Iadicicco e Fabrizio Santori. Ed è proprio quest’ultimo, già consigliere regionale del Lazio, a tirare le somme in una sala gremita di gente: “Nasceranno gruppi Lega anche in altri sette municipi, per un totale 11 consiglieri”, che andranno ad aggiungersi a quelli già presenti in due circoscrizioni. Critici sia con la sindaca a 5 Stelle Virginia Raggi “che sta facendo un disastro”, sia con il governatore dem Nicola Zingaretti definito “un’anatra zoppa”, gli esponenti del Carroccio, puntano in alto.

“Lo spirito della Lega sbarca in Campidoglio. Presto ci prenderemo quello che è nostro anche nella città di Roma”, la promessa di Zicchieri. Che coglie l’occasione per lanciare una manifestazione in piazza del Parlamento il 2 agosto alle 13 a sostegno di Matteo Salvini, “sta subendo attacchi incredibili a livello personale per il suo operato”. Mentre Iadicicco e Santori nel motivare il salto nella Lega, puntano il dito contro FdI: un partito definito “ideologico in un’era post ideologica” e “chiuso”.

“Siamo e rimaniamo all’opposizione, perché contro l’amministrazione peggiore che Roma abbia mai avuto non si può fare altrimenti – annuncia Politi dal Comune – Sarà comunque un’opposizione costruttiva e propositiva per il bene della città come abbiamo sempre fatto”.

“Anche se è passato alla Lega è evidente che continua a pensarla come quelli di Fratelli d’Italia, visto che non sa nemmeno che Salvini in persona si è complimentato con la sindaca Raggi per come ha gestito lo sgombero del Camping River. Chi ben comincia…”, gli risponde a tono il vice capogruppo del M5S Giuliano Pacetti.

(di Paola Lo Mele/ANSA)

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