Guerra dei dazi una minaccia, lo spettro di Trump su Apple Watch

Schermo gigante con l'immagine del presidente Donald Trump annunciando le riforme economiche, sullo sfondo schermi con i valori della borsa.
Schermo gigante con l'immagine del presidente Donald Trump annunciando le riforme economiche, sullo sfondo schermi con i valori della borsa. ()Immagine d'archivio)

NEW YORK. – Apple rischia di rimanere invischiata nelle guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina. Se gli iPhone e i Mac sono per ora salvi dai dazi di Donald Trump, a tremare è la divisione ”altri prodotti” di Cupertino, quella a più forte crescita e che conta sugli Apple Watch, le cuffiette Airpod e lo speaker HomePod. L’ultima proposta del presidente americano di imporre dazi del 10% sull’import cinese potrebbe infatti colpire gli accessori di Apple, costringendo Cupertino ad aumentare i prezzi o decidere di assorbire il colpo ‘pagando’ in termini di riduzione dei margini.

”La retorica commerciale fra Stati Uniti e Cina” è fra i ”maggiori rischi” per i titoli Apple, afferma Morgan Stanley. A Wall Street Cupertino corre verso i 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, battendosi con Amazon per la conquista del titolo di prima società al mondo a toccare tale valore.

Una volata che nelle ultime sedute è però rallentata con i titoli hi tech sotto pressione con i ‘social’: Facebook e Twitter continuano infatti la parabola di calo seguita alle trimestrali e ai crescenti dubbi degli investitori sul loro modello di business a fronte di un pubblico sempre più scettico e una stretta delle regole.

In una seduta negativa per Wall Street, Facebook e Twitter perdono circa il 4% appesantendo anche le altre FAANG (Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google). Apple è debole, -0,50%, in attesa dei risultati trimestrali, che arriveranno martedì dopo la chiusura di Borsa e dai quali gli analisti attendono indicazioni sull’effetto dei dazi ma anche su nuovi prodotti, soprattutto sull’iPhone.

Secondo alcuni analisti l’iPhone economico, quello meno costoso dei tre nuovi modelli attesi in autunno e che dovrebbe chiamarsi iPhone 9, potrebbe arrivare in ritardo a causa di problemi nella produzione legati alla retroilluminazione dello schermo. A preoccupare gli analisti nel breve termine è però l’impatto dei dazi sulla divisione accessori di Apple, divenuta uno dei motori di crescita di Cupertino con il rallentamento delle vendite di iPhone.

Secondo alcune stime, Apple ha venduto 3,5 milioni di Watch nel secondo trimestre, il 30% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. ”Se ci fosse un cambio di prezzo, ovviamente ci sarebbe un impatto sulla domanda” afferma Vincent Thielke, analista di Canalys, esaminando la possibilità che Apple decida di scaricare sui consumatori l’impatto dei dazi.

Gli smartwatch e gli speaker di Apple non sono gli unici nel mirino dei dazi. La categoria del codice delle importazioni che potrebbe essere colpito include i ”macchinari per la ricezione, conversione e trasmissione di voce, immagini e dati”, e quindi vi rientrano anche le rivali Echo di Amazon, Google Home, Sonos e Fitbit.

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