Daisy, cure col cortisone: “Europei a forte rischio”

Daisy Osakue in azione durante un lancio con la maglia azzurra della nazionale italiana.
Daisy Osakue in azione durante un lancio con la maglia azzurra della nazionale italiana.

ROMA. – Daisy si, Daisy no. La partecipazione della giovane discobola azzurra, Daisy Osakue, ai prossimi Campionati Europei di atletica a Berlino torna in forte dubbio. ‘Colpa’ delle cure, a base di cortisone e dunque a potenziale rischio doping, a cui la giovane nata a Torino da genitori nigeriani si sta sottoponendo dopo essere stata colpita in pieno volto da un uovo lanciato da un’auto in corsa, nella notte di domenica a Moncalieri.

Lo ha fatto sapere il presidente del Coni, Giovanni Malagò, durante i lavori della Giunta: “Ho parlato con Alfio Giomi, presidente della Fidal, che mi ha detto che la partecipazione di Daisy agli Europei di atletica è fortemente a rischio. Lei deve fare una dose massiccia di cortisone e malgrado ci sia la possibilità dell’esenzione, la quantità è troppo elevata”.

Una decisione definitiva sulla partecipazione o meno all’Europeo verrà presa venerdì, quando Daisy, ha aggiunto Giomi, “sosterrà una visita medica per valutare se le condizioni cliniche e la terapia in atto siano compatibili con la sua partecipazione”. Secondo una visita effettuata oggi, la Fidal ha intanto chiarito che “l’atleta presenta abrasione ed edema retinico importante all’occhio sinistro post-traumatico, trattata con terapia antibiotica e corticosteroidea per via locale e sistemica”.

Insomma, “a poco più di 60 ore dalla brutta vicenda che ha coinvolto Daisy Osakue – fa sapere la federazione -, la diagnosi che la riguarda mette in dubbio la sua partecipazione ai prossimi Europei. Dopo che tanto si è detto sulla vicenda, Federazione ed atleta ritengono opportuno fare chiarezza sulla evoluzione della stessa, attendendo senza clamore la decisione finale sulla partecipazione agli Europei dell’azzurra, che sarà presa venerdì mattina a Roma”, quando verrà eseguito “un controllo oculistico all’Istituto di Medicina dello Sport, per valutare se le condizioni cliniche e la terapia in atto siano compatibili con la partecipazione agli Europei di Berlino”.

“Stiamo compilando tutti i moduli per dimostrare che abbiamo preso il cortisone per motivi eccezionali – ha intanto fatto sapere l’allenatrice di Daisy, Maria Marello – Rimaniamo positivi, non perdiamo la speranza. Daisy è una tosta e non molla”.

La diretta interessata intanto in un sms al sindaco di Moncalieri ha scritto di “stare meglio. Ho solo un po’ di dolore, ma è tutto okay”. Con gli amici che le si sono stretti attorno Daisy è stata rassicurante, nonostante il turbine mediatico scoppiato, la forte dose antibiotica e il mal di testa che non l’abbandona. “Continua a raccontare la sua storia nella speranza che non succeda a nessun altro”, ha riferito Ludovica Cioria, segretario piemontese dei Giovani Democratici, a cui Daisy è iscritta.

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