Onda anomala uccide cinque persone in un canyon in Corsica

Nella foto l'ntervento della Gendarmeria specializzata
Corsica, onda anomala nel fiume dentro una gola: morti cinque escursionisti. Nella foto l'ntervento della Gendarmeria specializzata. / AFP PHOTO / PASCAL POCHARD-CASABIANCA

PARIGI. – Inizia con due tragedie e almeno 8 morti l’agosto delle vacanze in Francia, tra la Corsica ed il Monte Bianco. Tre alpinisti di una stessa cordata, sono precipitati per cause ancora da accertare nel massiccio dei Bianco, settore Domes de Miage, ad una quota di circa 3.600 metri, nel dipartimento dell’Alta-Savoia vicino al confine italiano. Rivelate in un primo tempo da radio France-Bleu-Pays-de-Savoie, le informazioni sono state confermate dalla gendarmeria di Chamonix. Per il momento, non si conoscono né l’età né l’identità dei tre alpinisti.

L’altro dramma, che ha coinvolto anche un bambino, si è invece consumato nei massicci montuosi della Corsica. Con la morte di cinque escursionisti travolti da un’onda anomala seguita alle forti piogge abbattutesi nel Canyon Zoicu, nel comune di Soccia, comune situato ad un’altitudine di 800 metri nell’interno dell’isola. I corpi delle prime quattro vittime, compreso quello del piccolo, sono state rinvenute ieri.

Per le ricerche sono stati dispiegati un elicottero e una squadra di sommozzatori. All’appello, mancava solo una ragazza di 22 anni, il cui cadavere è stato scoperto questa mattina, a 150 metri dal luogo in cui sono state trovate anche gli altri sforturnati compagni del gruppo. Tra queste, anche una bimba di 7 anni e suo padre, la guida di 36 anni e un ragazzo di 26.

Tutti sono stati travolti da una massa d’acqua anomala, alta tre metri, mentre stavano facendo canyoning (o torrentismo), uno sport acquatico che consiste nella discesa di strette gole (o canyon o forre) percorse da piccoli corsi d’acqua. In Francia, si tratta del peggior incidente legato a questa disciplina dal 1990.

“L’onda sembrava un piccolo tsunami, molto alta che ha travolto tutto”, dichiara il consigliere territoriale e presidente del Servizio Incendi e Soccorsi della Corsica meridionale, Pierre Poli, commentando ai microfoni di France Info la piena che ieri ha investito il gruppo. In tutto 13 escursionisti (12 partecipanti e la guida) avevano iniziato la discesa del canyon. Ma “man mano che aumentavano le difficoltà” alcuni hanno rinunciato, salvandosi, ha spiegato il procuratore di Ajaccio Eric Bouillard.

“C’è stata una brusca salita delle acque, a causa del temporale”, conferma Bruno Maestracci, il responsabile dei pompieri incaricato dei soccorsi interrotti soltanto nelle ore notturne. Il sindaco di Soccia, Jean-Baptiste Sabiani, spiega che localmente il fenomeno viene chiamato “fiumara” ed è l’incubo delle guide. Salva, invece, la madre della bimba, che aveva deciso di tornare indietro.