ROF 2018: Diego Matheuz dirige “Adina”

Primo piano di Diego Matheus, bacchetta in mano, mentre dirige ‘Adina’
Diego Matheuz dirige ‘Adina’

Nell’anno definito per legge ‘rossiniano’, in cui si celebrano i 150 anni della morte di Gioachino Rossini (Passy, 13 novembre 1868), è affidata al violinista venezuelano Diego Matheuz la direzione dell’Orchestra Sinfonica Rossini in ‘Adina, ovvero Il califfo di Bagdad’ (regia Rosetta Cucchi) in programma al Rossini Opera Festival (12, 15, 18, 21 agosto p.v.) giunto quest’anno alla 39a edizione.

Farsa in un atto del marchese Gherardo Bevilacqua Aldobrandini (a sua volta riduzione del libretto ‘Il califfo e la schiava’ di  Felice Romani, in seguito musicato da Fancesco Basily) l’opera – unica tra quelle scritte da Rossini per un teatro non italiano o francese – fu commissionata nel 1818 dal Teatro Nacional de São Carlos di Lisbona e composta dal Musicista  a Bologna dove stava trascorrendo un periodo di convalescenza presso i genitori, fra la metà di aprile e la fine di maggio del 1818.

La genesi di ‘Adina’ presenta molti punti oscuri, tra cui il motivo per cui andò in scena nella capitale portoghese soltanto il 22 giugno 1826, otto anni dopo la commissione. Nessun’altra esecuzione è documentata fino alla ripresa moderna, avvenuta all’Accademia Musicale Chigiana di Siena nel 1963.

Diego Matheuz  (Barquisimeto, 1984)lavora da anni con successo  a livello internazionale ma forse non tutti lo conoscono. Diciamo subito che, assieme al contrabbassista dei ‘Berlinerr Philhamoniker’   Edicson Ruiz, al  violista Joen Vazquez, al  flautista Pedro Eustache, al violinista Edward Pulgar,  ai direttori d’orchestra Natalia Luis-Bassa, Rafael Payare, Dietrich Paredes,  Christian Vasquez e Gustavo Dudamel, è unadelle stelle de El Sistema.

Com’è noto, si tratta di un’organizzazionedi educazione musicale pubblica, diffusa e capillare, con accesso gratuito e libero per bambini di tutti i ceti sociali, fondato nel 1975 dall’economista e musicista José Antonio Abreu  (allora Social Action for Music)  che ne divenne il direttore: col tempo si è occupato della promozione e gestione di oltre 125 orchestre e cori giovanili,  30 orchestre sinfoniche, nonchè dell’educazione di oltre 350.000 studenti in 180 nuclei operativi sul territorio venezuelano.

Uno dei principali risultati artistici de ‘El Sistema’  è l’ ‘Orquesta Sinfónica Simón Bolivar’ che debuttò  alla ‘Carnegie Hall  nel 2007 sotto la guida di Gustavo Dudamel, ricevendo fin da subito critiche molto positive  e guadagnandosi in breve stima e riconoscimenti internazionali.

Diego Matheuz , capigliatura corvina e sorriso smagliante, è  stato uno dei primi violini dell’Orchestra con cui è stato in tournée in Europa e negli Stati Uniti, debuttando a livello internazionaleil 14 marzo 2008, durante il prestigioso ‘Casals Festival’di Porto Rico, presso il Centro di Belle Arti ‘Luis A. Ferrè’.

Già pupillo di Abreu, lo è diventato anche di Claudio Abbado  (che con Abreu ha collaborato per anni) guadagnandosi nel 2008 la possibilità di debuttare a Bologna con l’Orchestra ‘Mozart ‘ (di cui Abbado è stato fondatore e direttore per 10 anni). Il successo è stato così grande che è stato invitato ad inaugurare le successive stagioni.

Nel 2009 è stato direttore ospite nelle stagioni dell’Accademia Nazionale di ‘Santa Cecilia’, del Teatro Lirico di Cagliari e dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino. Nel novembre 2010,  ha diretto la Filarmonica della Scala in un concerto presso la ‘Konzerthaus Berlin.

Nel 2011 ha ricoperto la carica di direttore musicale principale presso ‘La Fenice’ di Venezia ed in tale veste ha diretto nel 2012 e 2014 il tradizionale Concerto di Capodanno in trasmissione diretta dalla RAI.

Da allora è stato un susseguirsi di successi tra cui, soltanto per citarne alcuni, la direzione delle opere più diverse presso i maggioi teatri internazionali:

Don Pasquale’al Gran Teatre del Liceudi Barcellona e  ‘Il Rigoletto’ al ‘Deusche Oper‘ di Berlino (2015), ‘Il Barbiere di Siviglia’presso la ‘Staatsoper Unter den Linden’di Berlino e‘Madama Butterfly’al ‘Palau de les Arts Reina Sofía’ di Valencia (2017),‘Il segreto di Susanna’al Teatro Regio  di Torino e ‘Guillaume Tell’al ‘Theater an der Wien’(2018).

Appena trentenne, lo aspetta una carriera lunga e ricca di successi!

(di Paola Cecchini)