A Manoppello, Centro di documentazione in ricordo di Marcinelle

Una foto d'epoca della zona della miniera di Marcinelle nel momento del disastro.
Marcinelle, per non dimenticare

CARACAS – A Manoppello un luogo dedicato alla memoria della morte di numerosi minatori nella tragedia della miniera belga di Bois du Cazier a Marcinelle, l’8 agosto 1956, diventata un simbolo dell’emigrazione italiana nel mondo. Molti di loro erano abruzzesi provenienti da Manoppello, Turrivalignani, Lettomanoppello, ma anche da Farindola, Castel del Monte, secondo un articolo pubblicato nell’ultimo numero di “Abruzzo nel Mondo” che annuncia la nascita del Centro di Documentazione su Marcinelle a Manoppello.

Ci sono più di 4.000 documenti in un archivio per poter capire l’emigrazione italiana nel primo dopoguerra.

Nel Centro è possibile trovare una sezione con attrezzature provenienti da una donazione privata di una miniera in disuso. La Fondazione Pescarabruzzo ha fornito un contributo per questa iniziativa che prevede un archivio digitale a disposizione di studiosi italiani e stranieri.

Il 15 giugno scorso si è realizzata l’inaugurazione, iniziata con un momento di raccoglimento per ricordare le vittime della tragedia, poi un breve corteo dal Comune alla piazza Marcinelle e finalmente la deposizione di una corona sulla targa, in presenza dei familiari dei caduti ed ex minatori.

A testimoniare l’importanza del Centro, è stata la presenza di Jean Louis Delaet, direttore del museo Bois du Cazier. Hanno fatto la loro presenza anche una rappresentanza dell’associazione culturale “Voci della miniera” di Palombaro (Chieti) e il presidente dell’Associazione Vittime di Marcinelle, Nino Domenico di Pietrantonio”.

(di Angelo Di Lorenzo)

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