Migranti: da città e Regioni un Manifesto antirazzista

Il presidente della Regione Lazio Zingaretti
Il presidente della Regione Lazio Zingaretti

ROMA. – E’ stato lanciato con una presentazione al Senato il manifesto degli amministratori locali ‘Inclusione per una società aperta’. Il primo firmatario è il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti; hanno già aderito i sindaci di Parma Federico Pizzarotti, di Napoli Luigi De Magistris e di Milano Beppe Sala.

Pensato e diffuso dai capigruppo regionali del Lazio Alessandro Capriccioli (+Europa), Marta Bonafoni (Lista Zingaretti), Paolo Ciani (Centro Solidale), Mauro Buschini (Pd) e Daniele Ognibene (Leu), l’appello, è stato spiegato, “è rivolto a tutti gli amministratori locali d’Italia che abbiano a cuore la tematica dell’immigrazione e dell’integrazione e vogliano rifiutare, con azioni concrete, la narrazione distorta che parla di invasione, sostituzione etnica e difesa dei confini”.

Nel manifesto gli amministratori rifiutano, scrivono, “la retorica dell’invasione messa in campo demagogicamente al solo scopo di ottenere consenso elettorale, dagli imprenditori della paura e dell’odio sociale, il discorso pubblico di denigrazione e disprezzo del prossimo e l’incitamento all’odio, che nutrono una narrazione della disuguaglianza, giustificano e fanno aumentare episodi di intolleranza ed esplicito razzismo”.

I firmatari considerano poi “la questione migratoria” una “priorità”, e “un dovere irrinunciabile” il soccorso “di quanti, in fuga dalla guerra, dalla povertà, dalle persecuzioni, cercano un approdo sicuro e situazioni di vita migliori e più dignitose” e “l’accoglienza e l’inclusione nei territori come obiettivi da perseguire”.

Gli amministratori considerano comunque “la sicurezza dei nostri quartieri perseguibile non soffiando sul fuoco della paura, che va compresa e affrontata, né paventando ‘guerre fra poveri’, ma promuovendo la lotta alle disuguaglianze e la costruzione della giustizia sociale attraverso adeguate politiche di welfare”.

L’impegno dei firmatari è dunque quello di “promuovere i valori della solidarietà e dell’accoglienza; sostenere i processi di inclusione”, individuare, a partire da un primo appuntamento il prossimo autunno, momenti di incontro per confrontare tra noi idee, iniziative, progetti e buone pratiche”, “dare vita a una rete permanente che affronti il tema delle migrazioni e dell’accoglienza su scala nazionale a partire dalle esperienze e dalle politiche locali, con l’obiettivo di opporci fattivamente alla deriva sovranista e xenofoba che sta investendo il nostro Paese”.

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