Olimpiadi 2026, Cio benedice l’Italia: “Benvenute alle tre città”

L'ombra dei cinque cerchi proiettata su un campo rosso.
L'ombra dei cinque cerchi proiettata su un campo rosso nelle Olimpiadi, Rio 2016. ANSA / CIRO FUSCO

ROMA. – La novità piace al Cio. Da Losanna arriva la ‘benedizione’ del comitato olimpico internazionale al progetto a tre tutto italiano per i Giochi olimpici invernali del 2026: il Coni aveva già ricevuto l’ok da Thomas Bach prima di votare la fusione dei tre progetti di Milano, Torino e Cortina.

“Benvenuta alla candidatura italiana a tre città” il placet del Cio all’operazione varata dal Coni di Giovanni Malagò in linea con le indicazioni della Presidenza del Consiglio. Un progetto che ha guardato alla sostenibilità, soprattutto economica, condizione questa richiesta dal governo ma anche dallo stesso comitato olimpico internazionale, che ormai vuole Giochi a costi contenuti e che lascino un’eredità importante alle città olimpiche.

“Il Cio continuerà a lavorare con il Coni e le tre città nello sviluppo di un progetto in linea con le riforme dell’agenda olimpica 2020 e le nuove norme che hanno modificato il processo di candidatura al 2026 – sottolineano – L’unione delle tre sedi dimostra la forza del nuovo processo di candidatura. L’Italia ha preso parte alla fase di dialogo senza impegno entro la scadenza del 31 marzo 2018 e ha condotto studi di fattibilità, prima di confermare il proprio progetto”.

Il gradimento del Cio rallegra Cortina e il Veneto: “Siamo a completa disposizione per la valutazione dei nostri impianti e per programmare e costruire una bella Olimpiade assieme al Coni, al Cio e ai suoi membri” le parole del presidente della Regione, Luca Zaia. E i sindaci delle tre sedi coinvolte si vedranno per organizzare il percorso comune, ma a vacanze finite.

Dopo lo strappo, ma con confermata disponibilità di Milano, il primo cittadino Giuseppe Sala non vede comunque tempi brevi davanti. “Ho chiesto a Giorgetti (sottosegretario alla presidenza ndr) di chiamare a rapporto i sindaci delle tre città per mettersi attorno a un tavolo. Penso che le cose si fermeranno un po’, tutto si farà dopo la pausa estiva. Mi auguro che Milano rimarrà nel percorso olimpico”.

Qualche dubbio resta, sul dossier anche Torino ha manifestato le sue perplessità, ma proprio la regina dei Giochi nel capoluogo piemontese, Evelina Christillin, lascia intendere che su quel dossier si può ancora lavorare. “E’ giusto che i sindaci dicano la loro, ma questo è un dossier di tecnici e non è scritto sulla pietra col sangue. Ci sono margini per modificarlo. Quando Torino si candidò, ci furono numerosi cambiamenti rispetto alla prima proposta”.

Lascia un commento