Atletica, Tortu sprint Europei: “Pronto a sorprendere”

Tortu innalza le braccia in segno di vittoria.
Filippo Tortu diventa il primo italiano della storia a correre sui 100 metri sotto i 10 secondi. ANSA/CLAUDIO PERI

ROMA. – Da un ventenne all’altro, dalla piscina alla pista, lo sport italiano spera di continuare a sognare nel segno della velocità. Alessandro Miressi, neocampione d’Europa dei 100 stile libero, passa il testimone a Filippo Tortu, il ragazzo che ha fatto crollare il record di Mennea diventando il primo italiano della storia a correre la gara regina dello sprint in meno di dieci secondi.

Ora serve conferma a livello di risultati, come dire che il bello viene adesso visto che domani c’è la finale dei 100 degli Europei di Berlino, nell’Olympiastadion che consacrò i miti di Jesse Owens e Usain Bolt. Come dire il massimo. Tortu però cerca di rimanere con i piedi per terra.

“Bella stagione fin qui, ma l’obiettivo è la finale di questi Europei – spiega alla vigilia della gara, in cui partirà direttamente dalle semifinali -. Per me è la manifestazione più importante dell’anno, e io sono concentrato, carico e con tanta voglia di correre. Da questa gara capirò se posso ritenermi soddisfatto di questa annata. Non ho scelto una prova facile, e gli avversari non mancano: i 100 metri schierano grossi nomi e credo che il britannico Hughes sia il più forte in questo momento. Ma se ci saranno delle sorprese spero di esserlo io o Marcell (l’altro azzurro Jacobs n.d.r.). Comunque per come sono fatto non sto a guardare gli iscritti e preferisco pensare a me stesso e a correre più veloce degli altri. Se poi ci sarà chi andrà meglio, gli farò un applauso”.

E’ un Europeo particolare per l’atletica italiana, che sente aria di rinascita e per questo ha portato in Germania un gruppo mai così numeroso per la competizione continentale, a parte l’edizione di Monaco 2002, in cui gli azzurri furono 95 contro i 91 di adesso. Non nasconde di essere fiducioso il ct della Nazionale Elio Locatelli.

“Fin qui la stagione si è svolta in maniera positiva. Ora siamo a Berlino, iniziano le gare ed ognuno dovrà fare la sua parte – sottolinea -. In fatto di Europei, ho un record come ct: a Spalato 1990 vincemmo 12 medaglie di cui cinque d’oro. L’Europa sta recuperando a livello mondiale, ora vedo un continente in progresso: per esempio, non sempre si sono avuti tanti velocisti sotto i 10.10”.

Quindi Tortu dovrà mettercela tutta, ma non per questo si spaventa. “Sono pronto – ripete – e sarà una grande emozione vedere pieno un impianto come l’Olympiastadion, e correre su quella pista. Fa effetto già vederlo vuoto, trasmette sensazioni uniche e figuriamoci quando sugli spalti ci sarà tanta gente”.

L’Italia della velocità può far bene anche nella staffetta 4X100? “Per ora ragiono solo sui 100 metri ma credo tanto in questa staffetta – risponde lo sprinter azzurro -, siamo un gruppo di amici prima ancora che di compagni, e dal mio punto di vista ciò mi carica ulteriormente. Dopo il 9.99 di Madrid con il mio allenatore (il padre Savino n.d.r.) abbiamo scelto di non gareggiare di nuovo nei 100 – conclude Tortu – ed è stata la cosa migliore, perché quella trasferta mi è costata dal punto di vista nervoso ed era fondamentale ricaricare le batterie per arrivare qui al top della forma”.

Ora non gli rimane che confermarlo in pista, l’Olympiastadion sembra fatto su misura per consacrare anche la nuova stella azzurra, Hughes permettendo. “Lui si prepara mangiando uova e bacon a colazione? – scherza Tortu -. In albergo da noi su queste cose mettono troppa cipolla, e quindi le evito. E poi preferisco la marmellata e le fette biscottate”. Hai visto mai che diventino il ‘carburante’ giusto per un posto sul podio.

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