Bomba d’acqua in Val Ferret, due morti e 200 sfollati

Dopo la frana, la strada chiusa dai Carabinieri.
Dopo la frana, la strada chiusa dai Carabinieri. (ANSA)

AOSTA. – Una “bomba d’acqua” si abbatte sulla val Ferret, provocando una colata detritica che invade il torrente e ricopre la strada comunale. Tutto in pochi minuti. E’ surreale la scena che i soccorritori si sono trovati di fronte in località Planpincieux, una delle zone più frequentate di Courmayeur, d’estate meta di famiglie e escursionisti per le passeggiate, dopo lo smottamento di lunedì.

Ora sembra un campo di battaglia: massi, fango, detriti sono piombati a valle trascinando con sè tutto quello che si trovavano di fronte. La colata ha travolto anche la Panda gialla su cui viaggiavano Vincenzo Mattioli, di 71 anni, e la moglie Barbara Gulizia, di 70 anni, milanesi della Bovisasca. La coppia aveva lasciato la casa di villeggiatura di Morgex, 15 chilometri più a valle, per fare un giro in val Ferret ed è stata sorpresa dal maltempo.

Un temporale violentissimo si è scatenato poco prima delle 18, erodendo il “conoide” e trascinando con sè il materiale sedimentato negli anni. Le due vittime hanno visto salire il livello dell’acqua sulla strada, fino a ricoprire le ruote, e si sono fermati all’altezza del ponte dove inizia il sentiero per il rifugio Bertone.

La donna – come testimoniato da un video girato da due testimoni e acquisito dalla guardia di finanza di Entreves (che si occupa delle indagini) – ha anche provato a uscire dall’auto. Pochi istanti dopo su di loro è piombata una tempesta di massi. Non hanno avuto scampo. La Panda è stata trascinata via ed è stata schiacciata dalle pietre, alcune grosse come delle lavatrici. Vincenzo Mattioli è rimasto incastrato tra le lamiere, la moglie è stata sbalzata fuori ed è stata trovata sotto l’utilitaria martedì mattina.

Secondo i primi accertamenti medico-legali, sono morti entrambi per asfissia provocata da schiacciamento. Altri automobilisti che erano nella zona sono invece riusciti a fuggire a piedi dopo aver abbandonato le vetture. Altri ancora si sono salvati quasi per miracolo: “Siamo stati travolti in pochi secondi da una grande massa di rocce, che ci ha sbalzati entrambi nel torrente. Siamo riusciti a salvarci perché poi la Dora è diventata più larga e il livello dell’acqua si è abbassato” hanno raccontato due giovani amici.

Sono circa 25.000 i metri cubi di detriti caduti, che hanno occupato un tratto di torrente lungo 700 metri e sepolto la strada comunale. Ci vorranno almeno 10 giorni per ripristinare la viabilità. L’amministrazione comunale ha disposto l’evacuazione della vallata.

“In assenza di ulteriori precipitazioni non sussistono rischi – ha spiegato Valerio Segor, responsabile Assetto idrogeologico della Regione autonoma Valle d’Aosta – e l’evacuazione è stata disposta solo per necessità operative di sgombero dell’alveo e della strada”. I

n totale sono quasi 200 le persone sfollate, che sono state sistemate al Forum Sport Center di Courmayeur. “Profondo cordoglio” per la tragedia è stato espresso dal presidente della Regione Valle d’Aosta, Nicoletta Spelgatti, dal presidente del Consiglio regionale, Antonio Fosson, e dal sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi.

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