Argentina: condannato per corruzione ex vicepresidente di Cristina Kirchner

Cristina Kirchner dà la mano ad un sostenitore dal finestrino della propria auto
Cristina Kirchner

BUENOS AIRES – Continuano gli scandali che coinvolgono Cristina Kirchner, la sua famiglia e i suoi più stretti collaboratori. Dopo anni di indagini sta emergendo una vasta rete di irregolarità e reati.

Oggi un tribunale federale ha firmato la prima sentenza di grande rilievo politico quando ha ordinato l’arresto di Amado Boudou, ex ministro di Economia di Cristina Kirchner dal 2009 al 2011 ed ex vicepresidente durante il suo secondo mandato.

Boudou è stato condannato a cinque anni e 10 mesi per corruzione. L’accusa è di essere implicato nel “caso Ciccone”, indagine che ha seguito il salvataggio della Ciccone Calcográfica, compagnia specializzata nella produzione di carta moneta, strozzata da un debito con il fisco e poi trasformata in Compañía de Valores Sudamericana.

Secondo l’accusa mentre occupava la carica di ministro dell’Economia, Boudou – attraverso i suoi amici, pure condannati, l’imprenditore José María Núñez Carmona e l’avvocato Alejandro Vandenbroele – avrebbe fatto pressione sull’ufficio delle tasse, (AFIP) affinché la Ciccone fosse obbligata alla bancarotta. Subito dopo avrebbe acquisito il 70 per cento della compagnia che si sarebbe impegnato a salvare.

Boudou è l’esponente più importante del governo Kirchner attualmente in prigione per corruzione.

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