Tv: La vita promessa di Tognazzi, quando migravamo noi

Una scena de "La vita promessa": ballando la tarantella.
Una scena de "La vita promessa"

ROMA. – L’altro siamo noi? Mentre il tema delle migrazioni continua a essere la frontiera simbolica sulla quale si scontrano diverse visioni, all’interno anche delle stesse coalizioni politiche, in Italia, in Europa e nel mondo, ad aprire la nuova stagione della fiction di Rai1 sarà ‘La vita promessa’ (con la messa in onda prevista per l’11 settembre).

E’ la storia di Carmela Carrizzo, una “madre coraggio” che nei primi anni del ‘900 lascia la Sicilia per l’America dove spera di dare ai suoi cinque figli un futuro migliore. Quattro puntate in cui il regista Ricky Tognazzi ricorderà agli italiani che siamo stati migranti anche noi, attraverso la vicenda di Luisa Ranieri (Carmela), che parte alla volta di New York, e Lina Sastri, nel ruolo di Assunta Moggi, signora “burbera dall’animo buono”, che a Napoli gestisce un ‘casino’ in cui affitta camere anche ai disperati in partenza per la terra promessa.

Nel cast della miniserie (una coproduzione Rai Fiction e Picomedia, prodotta da Roberto Sessa), anche Francesco Arca, Thomas Trabacchi, Miriam Dalmazio, Primo Reggiani, Cristiano Caccamo.

Nel corso delle riprese, Tognazzi aveva evidenziato che “spesso, in questo momento così drammatico, noi italiani dimentichiamo che dai primi del ‘900 abbiamo viaggiato e ‘conquistato’ le Americhe”. La serie, ha aggiunto Ranieri, “racconta una storia di “immigrazione e disperazione, che parla dei migranti di allora raccontando la tragedia dell’immigrazione oggi”.

Quella dei Carrizzo è la storia epica di una delle tante famiglie siciliane sullo sfondo del più grande esodo migratorio della storia moderna durante gli anni ’20. La fiction racconterà destini sorprendenti e passioni ancestrali nati in terra siciliana e cresciuti altrove, portando tutto il profumo, l’onore e la saggezza di una terra antica e fiera.

La protagonista Luisa Ranieri è la siciliana Carmela, bella, intensa: ha trent’anni e con il marito Salvatore cresce i loro figli, come una delle tante famiglie che vivono sulle terre del Barone Musumeci. Spanò, l’uomo di fiducia del barone, è in realtà un crudele caporale e sarà lui, insieme ai suoi, a uccidere Salvatore in un’imboscata. Carmela decide allora di vendere tutto e partire coi figli per Napoli, in attesa di salire sul piroscafo per l’America.

A New York la donna affronta difficoltà e delusioni: il suo nuovo marito, Pachino, sposato per procura, le fa conoscere il lato oscuro di Little Italy dove un pugno di delinquenti, affiliati in bande, ricattano i poveri disgraziati come lui per conto della “Mano Nera”. Si avvicendano le sofferenze dei figli di Carmela in una cultura ostile e insieme la loro lotta per la conquista di una posizione sociale, anche nel crimine.

L’avventura di Carmela s’intesse a doppio filo con quella di un’altra donna, Rosa, una prostituta di origine siciliana che si sposa per procura col figlio con problemi di ritardo di Carmela: è proprio quest’ultima a ordire l’inganno, per assicurare a Rocco una moglie, finendo per infliggere però a Rosa lo stesso destino, se non forse più amaro, che era toccato a lei.

I copioni sono opera postuma di una delle più note e apprezzate sceneggiatrici della tv italiana, Laura Toscano (Commesse, Il maresciallo Rocca) con Franco Marotta. La revisione della sceneggiatura è di Simona Izzo. La serie ha ricevuto un sostegno economico da parte di Apulia Film Commission.

(di Nicoletta Tamberlich/ANSA)