Da bollette a sanità, 7.300 euro annui per spese obbligate

Una serie di contatori con l'indicazione del consumo.
Una serie di contatori con l'indicazione del consumo. . (ANSA)

ROMA. – Quasi 7.300 euro l’anno se ne vanno solo per pagare quelle che vengono classificate come “spese obbligate”, dalle bollette di luce e gas ai ticket per le visite mediche. A fare i conti, che ricadono sulle tasche di ciascuno, è l’ufficio studi della Confcommercio, evidenziando come tra le uscite vincolate sia il ‘capitolo abitazione’ ad avere il peso maggiore: manutenzione, affitti e utenze pesano per circa 4.200 euro a testa.

Seguono, tra le voci principali, i costi per spostarsi (1.702 euro inclusi i carburanti) e il budget riservato alla salute (629 euro). Se però si raffronta il 2018 al 2014 si nota come la fetta dei consumi bloccati sia un po’ in discesa, diminuendo di un punto percentuale.

Anche se sul totale le spese irrinunciabili incidono ancora per il 40,7%. Il resto dei consumi, altri 10.600 euro, è invece libero, o meglio legato ai gusti e dalle abitudini personali. Un paniere, quest’ultimo, ampio, che va dalla scelta dell’automobile all’arredamento della casa, dal parrucchiere alle vacanze.

Nel calderone però Confcommercio inserisce anche gli alimentari, visto che l’esborso per i prodotti della tavola può variare molto. Pur rappresentando una voce in crescita in termini assoluti, ognuno per mangiare spende 2.681 euro, la quota sul totale risulta in calo: se oggi coprono il 15% dei consumi, nel 2014 era il 15,2%, nel 2000 il 16,1% e nel 1995 il 17,9%.

Se i consumi obbligati non risentono tanto del ciclo economico quelli liberi invece sì, ma ci sono anche altri fattori che influenzano le spese degli italiani. Sugli andamenti, spiega Confcommercio, “hanno pesato anche le esigenze di finanza pubblica che hanno portato gli enti erogatori dei servizi, come nel caso dello smaltimento dei rifiuti, a frequenti aumenti dei prezzi (tariffe). Inoltre le esigenze di risanamento degli squilibri di bilancio regionali imputabili alla spesa sanitaria, hanno accresciuto la quota di partecipazione richiesta ai cittadini”.

Ad alleggerire un po’ gli esborsi ‘tassativi’ ci ha pesato l’energia, ma adesso la tendenza si è invertita. Tuttavia, secondo gli ultimi dati, la quota di spesa assorbita dai carburanti, pur restando rilevante, è ai minimi. Per il Codacons siamo davanti a numeri che indicano come gli italiani siano “tartassati” dalle spese obbligate. Tanto che per farvi fronte addirittura “mangiano meno e peggio”.

(di Marianna Berti/ANSA)

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