L’arresto di Requenses, chiedono al Governo spagnolo di pronunciarsi

Il ministro degli Esteri spagnolo, Josep Borrell
Il ministro Borrell ha difeso l’atteggiamento dialogante del governo e ha precisato che ció non significa non condividere le politiche tracciate dall’Unione Europea nei confronti del Venezuela

MADRID – Chiedono che il governo spagnolo si pronunci sull’arresto del deputato Juan Requenses. Il parlamentare, accusato di essere complice del complotto per uccidere il presidente della Repubblica, é stato arrestato nei giorni scorsi nonostante l’immunitá parlamentare. Il deputato Ramón López ha consegnato una lettera firmata da esponenti di partiti politici e di associazioni civili al ministro degli Esteri, Josep Borrel. Nella lettera si spiega che il deputato Juan Requenses, é rinchiuso illegalmente in una delle celle della polizia politica.

“Esortiamo il governo spagnolo a pronunciarsi su questo nuovo caso di violazione dei diritti umani e di persecuzione politica del governo di Maduro ai danni dei deputati Borges e Requenses” é stato scritto nella lettera.  Si sottolinea, inoltre, che l’accusa al deputato Julio Borges é una rappresaglia per non aver firmato l’accordo negoziato da Governo e Opposizione in Repubblica Dominicana.

Requenses in carcere, Borges in esilio

I deputati Juan Requenses, arrestato dalla polizia politica, e  Julio Borges, in esilio in Colombia, sono accusati di ben sette delitti. Tra questi, tradimento alla Patria e tentato omicidio. A loro sono stati sequestrati i beni e congelati i conti in banca.

Come si ricorderá, il 4 agosto il presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, uscí indenne da un attentato. Immediata la reazione dei servizi segreti. Stando al Procuratore Generale, Tareck William Saab, sono 34 gli implicati nel complotto. Alcuni sono stati catturati, altri sono fuggiti all’estero all’estero o vivono negli Stati Uniti.

REDAZIONE MADRID

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