Emozione Ancelotti: “Il Napoli vuole vincere come me”

Carlo Ancelotti seduto in panchina. A fianco uno dei rincalzi.
Carlo Ancelotti in panchina.

NAPOLI. – Dopo nove anni di assenza, che subentri un po’ di emozione è normale. Carlo Ancelotti torna ad allenare in Italia e lo fa entrando dalla porta principale del campionato, come è giusto che sia per un allenatore che è universalmente riconosciuto uno dei quattro o cinque allenatori più importanti (e più ‘medagliati’) del mondo.

Domani sera all’Olimpico contro la Lazio, in occasione dell’esordio in campionato degli azzurri, il tecnico di Reggiolo si riprenderà la scena, portando nel cuore un sogno, quello di regalare al Napoli nuovi successi e nuove soddisfazioni ai tifosi. ”Torno ad allenare in Italia dopo nove anni di assenza, sono molto emozionato” ammette in conferenza stampa.

”Sono contento di essere qui e molto felice di essere tornato. Molte cose sono cambiate e la tragedia che ha colpito Genova ha avuto ripercussioni sull’umore di tutta Italia”. La mission del suo incarico, accettato con convinzione appena ricevuta la proposta di De Laurentiis, è chiara: alzare una coppa, puntando soprattutto al campionato che è realisticamente più alla portata della sua squadra.

”Questa tifoseria – spiega l’allenatore degli azzurri – attende da tempo di vincere, siamo qui per questo, per lavorare e fare in modo di dare loro soddisfazione. Ho scelto Napoli per fare una nuova esperienza, completamente diversa dalle precedenti per vivere in una realtà totalmente differente: la calma di Parigi e Londra, contro la passione e l’entusiasmo di questa piazza. Vincere aiuta a vincere e io ricordo le vittorie e non le delusioni, anche se l’animo umano tiene addosso più le delusioni”.

C’è grande attesa tra i tifosi e anche qualche preoccupazione per un precampionato non esaltante e per una campagna acquisti che da molti viene considerata deludente. Ancelotti, però, rassicura tutti. ”In questa prima fase della stagione – dice – ho avuto conferma diretta di quello che pensavo della squadra prima di allenarla. E’ un gruppo di qualità, non top a livello individuale, ma sano e con requisiti dei singoli che si combinano molto bene. Si è parlato tanto di mercato ma non c’era l’esigenza di stravolgere il gruppo che è sano e competitivo. L’obiettivo è far rendere al meglio questi giocatori che hanno già fatto bene e possono fare meglio. Vogliamo essere competitivi in tutte le competizioni”.

Poi chiarisce: ”Ho chiesto a De Laurentiis solo di non vendere i giocatori importanti ed ha mantenuto la promessa, credo anche con sacrificio da parte del club”. Così Carlo Ancelotti. ”Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti. Non serve dare voti alla campagna acquisti, ma credo che il mercato del Napoli sia stato in linea con le aspettative. Il giudizio però lo dà sempre il campo e domani inizia a parlare. Comunque il giudizio finale non arriva dopo poche partite ma alla fine della stagione”.

Quanto alla gara di domani con la Lazio, un inizio non proprio agevole, ha sicuramenteb le idee chiare sulla formazione da mandare in campo, ma sull’argomento è sua abitudine mantenere uno stretto riserbo. ”Non ho problemi a dare la formazione – dice – solo che i giocatori non la sanno. Quindi quando la sapranno domani sera ve la dirò. Dubbi ce ne sono, ma è positivo, molti meritano di giocare. Il sistema non cambierà, ma cambierà l’interpretazione che daremo di volta in volta alla gara. Nelle ultime gare è mancato un po’ d’equilibrio ed abbiamo lavorato su quello. Domani saremo equilibrati”. ‘

‘Spero – aggiunge – che la quadratura ci sia già domani, la squadra ha dato segnali importanti in tutti gli allenamenti. Poi qualche test è andato bene, qualcuno meno. La squadra ha fatto benissimo negli anni scorsi e quando cambi su cose fanno bene serve più tempo. Quando le cose vanno male è facile cambiare”. ”Non ho mai parlato di stravolgimenti – conclude Ancelotti – ma chi ha visto le nostre partite ha intuito cosa vogliamo fare di diverso. Non so quanto tempo servirà”.