Nazionalizzazione divide il governo, ma è sponda a sinistra

Giuseppe Conte tra Di Maio e Salvini
Giuseppe Conte tra Di Maio e Salvini

ROMA. – Sarebbe già tramontata l’ipotesi di ingresso in campo di Cassa depositi per il subentro nella gestione della concessione delle autostrade mentre resta sul tavolo un possibile ritorno della gestione in capo all’Anas. E’ questa, al momento, l’ipotesi al vaglio del governo che resta diviso sull’approccio da dare al capitolo nazionalizzazioni.

Dopo la frenata sostanziale del Carroccio il premier Giuseppe Conte è alla ricerca di una soluzione che possa mettere d’accordo la maggioranza gialloverde e promette una sorta di ‘piano B’ che punterebbe a mettere uno stop ai vantaggi economici “esorbitanti” lucrati da Autostrade e non solo seguendo la strada delle penali da richiedere al gestore per la mancata manutenzione.

“Non escludiamo alcun tipo di strada per ristabilire l’equilibrio tra l’interesse pubblico e quello privato” afferma in ogni caso il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli a proposito di un possibile intervento della Cassa depositi. Ma i tempi per una decisione non sono ancora maturi: “Abbiamo nominato una Commissione di esperti per l’analisi e le verifiche necessarie a capire le cause. Questi elementi saranno funzionali” per capire come procedere, ha spiegato.

A spanne, si calcola in ambienti di governo, la procedura per la caducazione della concessione potrebbe richiedere tra i 5 e i 6 mesi di tempo. Troppi per dare una risposta ai cittadini che chiedono una soluzione. Nell’attesa, quindi, il governo prenderà altri provvedimenti. Sulla revoca ad Autostrade, in ogni caso, non ci sono divisioni: “C’è totale allineamento” nel governo, assicura il ministro dei Trasporti.

Intanto Cdp si muove comunque per Genova, anche se il suo intervento non riguarderà la concessione. Fincantieri, con la sua Infrastructure, potrebbe essere coinvolta da Cdp nei progetti di sostegno e ricostruzione della città, a cominciare dal nuovo viadotto.

Sulla nazionalizzazione, invece, i 5 Stelle stanno facendo breccia a sinistra. Non solo il segretario Pd Maurizio Martina si dice pronto a riaprire il capitolo concessioni, il governatore della Toscana, Enrico Rossi, lancia il suo appello: “Che altro deve accadere ancora perché a sinistra si rivendichi un ruolo dello Stato nella gestione” delle infrastrutture autostradali “e affinché in questo settore gli utili siano tutti destinati a investimenti e manutenzioni?”.

Forza Italia invece lancia l’altolà al Carroccio. “Tra il Movimento 5 Stelle che brandisce lo statalismo preconcetto delle nazionalizzazioni e la visione politica del centrodestra la distanza è siderale” avverte l’azzurro Renato Brunetta che sconsiglia alla Lega di “reggere il moccolo agli statalisti grillini”.

(di Francesca Chiri/ANSA)

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