Migranti: minori soli non possono essere respinti

Migranti minori soli sulla passerella scendono a terra dalla nave Diciotti.
Migranti minori soli scendono a terra dalla nave Diciotti. ANSA/ORIETTA SCARDINO

ROMA. – I minori stranieri che arrivano in Italia senza genitori non posso essere respinti ed hanno gli stessi diritti di protezione dei bambini italiani e di quelli provenienti dall’UE. Lo stabilisce la legge del marzo 2017 dalla maggioranza guidata dal premier Paolo Gentiloni. Votò a favore anche M5S, contro la Lega, astenuti FI e Fratelli d’Italia.

La legge garantisce a questi minori il permesso di soggiorno, il diritto all’assistenza sanitaria e all’istruzione. Al compimento del 18esimo anno di età il permesso di soggiorno viene convertito senza grosse difficoltà poiché da parte dell’Amministrazione c’è il silenzio-assenso. I minori vengono distribuiti nei centri di primissima accoglienza, dove non possono rimanere più di 30 giorni e dove non ci possono essere commistioni con adulti. Contestualmente il Tribunale dei Minori nomina i tutori volontari e dispone gli esami per l’accertamento dell’età.

La legge ha come primo obiettivo il ricongiungimento con la famiglia d’origine per questo vengono fatti accertamenti per capire se hanno o non hanno parenti. Nel frattempo dai centri di primissima accoglienza vengono trasferiti nei centri di prima accoglienza sparsi in tutta Italia. Nel caso il minore abbia i requisiti ha anche la possibilità di scegliere di rimanere in Italia in affido ai servizi sociali fino ai 21 anni o di essere adottato.

“Quando il minore non ha documenti – spiega il garante dell’Infanzia del Lazio Jacopo Marzetti – ci sono una serie di accertamenti disposti dal Tribunale di minori che prevedono prima una analisi psicologica del minore, fatta di un equipe medica alla presenza dei tutori volontari e degli assistenti sociali, nel caso in cui non si riesca a stabilire l’età con il colloquio possono essere fatti degli accertamenti medici, tra cui la valutazione ossea. Se anche con questi accertamenti non si riesca a stabilire l’età, si presume la minore età, questo ovviamente a vantaggio del ragazzino. In queste ore si sente dire che questi ragazzi siano in realtà maggiorenni, posso garantire che gli accertamenti previsti dal nostro sistema di accoglienza stabiliscono al 90% l’età reale del minore”.

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