Gp Spa riapre le danze, Vettel: “Ho le batterie cariche”

Il sorriso di Sebastian Vettel dopo aver conquistato la pole a Hockenheim.
Il sorriso di Sebastian Vettel dopo aver conquistato la pole a Hockenheim. (ANSA/AP Photo/Jens Meyer)

ROMA. – Vacanze brevi, quelle della Formula 1, che dopo il Gp d’Ungheria a fine luglio si ritrova in Belgio per la gara di domenica a Spa, la prima delle nove che porterà senza pause al traguardo 2018. Il pilota della Ferrari Sebastian Vettel è uno dei più attesi, chiamato al riscatto dopo l’uno-due subito da Lewis Hamilton, che ora con la sua Mercedes lo precede di 24 punti in classifica.

“È importante tornare a correre dopo aver ricaricato le batterie con le vacanze. Ora guardiamo alla seconda parte della stagione in questo fantastico circuito”, ha detto il tedesco in diretta Facebook ai tifosi della Rossa. Lui non era presente nella conferenza stampa del giovedì, dove hanno parlato Fernando Alonso e Daniel Ricciardo, il primo prossimo all’addio e il secondo destinato a passare dalla Red Bull alla Renault. Scelte non facili, hanno sottolineato, spinte anche, come ha detto lo spagnolo, “da un circus che non emoziona più”.

Il duello Mercedes-Ferrari che sta infiammando la stagione ha inevitabilmente reso più dura la vita agli altri team – non che non lo fosse durante i lunghi domini di Red Bull e Mercedes in quelle passate – e un vincente come Alonso ha deciso di lasciare per dedicarsi al altre avventure. “Non essere in un top team ha sicuramente pesato sulla mia decisione di lasciare la Formula 1. E’ vero che c’è sempre stato un predominio di pochi team, ma una volta c’erano sempre gare con più variabili, più azione. Ora non è lo stesso. Arriva un giorno in cui non ti emozioni più: per questo io ho lasciato”.

“Non sono rimasto perché ci sono solo due squadre che possono vincere qui e continueranno con i loro piloti anche per il prossimo anno. E poi ci sono sfide più grandi. La tripla corona (vincere il Gp di Monaco, la 24 ore di Le Mans e la 500 miglia di Indianapolis, ndr) è un qualcosa a cui penso da molto tempo. Un ritorno in Formula 1? Al momento penso che il mio sia un addio, ma bisogna sempre lasciare una porta aperta”.

Anche Ricciardo ha un po’ insistito sui grandi squilibri in pista: “Tutti vorrebbero vedere più macchine in lotta per la vittoria. Se sei in un top team è più facile, ma dà molta soddisfazione anche imporsi con una macchina sfavorita. So che è difficile, ma tutti vorrebbero una griglia più competitiva”, ha affermato l’australiano, che conta molto sui piani di crescita della Renault, motorizzata Honda.

“E’ improbabile competere da subito per il titolo perché Ferrari e Mercedes stanno dominando – ha aggiunto Ricciardo – ma i progressi che ha fatto il team mi hanno incoraggiato e ho capito che anche con grandi investimenti vogliono arrivare in fretta alla vittoria”. Da domani si torna in pista, per le libere, e l’australiano cercherà di prendersi nuove soddisfazioni con la Red Bull, dispiaciuta di averlo perso e che ora ha puntato sulla promessa francese Pierre Gasly.