Champions: le magnifiche sette, City e Barça in pole

Il logo della Champions League in un cielo azzurro.
Champions

ROMA. – Le magnifiche sette si affacciano alla ricca stagione Champions con il rango delle favorite. Nella griglia di partenze si possono collocare City e Barcellona in prima fila, Juve e Real in seconda, Bayern e Psg in terza con il jolly in mano alla settima, il Liverpool. Ma sono proprio i Reds lo spauracchio di tutti nel sorteggio che seleziona la fase a gironi e che si svolgera’ giovedi’ alle 18 a Montecarlo.

La finalista perdente balla infatti tra la seconda e la terza fascia, collocazione probabile visto che scatterebbe in caso di qualificazione stasera del Benfica (in casa col Paok dopo l’1-1 d’andata) . Nel primo anno della Champions riformata (quattro squadre a Inghilterra, Spagna, Italia e Germania) ma ancora senza Var, si attende spettacolo pirotecnico, anche alla luce dei movimenti di mercato.

Questo lo stato di salute delle principali protagoniste.

MANCHESTER CITY: può essere l’anno buono per Guardiola visti risultati e qualità di gioco. Vinta la Community Shield, un pari col Wolves dopo due nette vittorie in Premier. Una corazzata con Mahrez in più dopo la stagione dei record.

BARCELLONA: dopo la doppietta scudetto-coppa riparte agguerrita per vendicare il ko con la Roma. Valverde ha blindato la difesa (in testa alla Liga senza subire gol) e davanti c’è Messi con Suarez e Dembelé. In più Arthur, Lenglet e Malcom.

JUVENTUS: Ronaldo, basta la parola. Ma Allegri alla squadra dei record ha aggiunto anche Cancelo, Emre Can e Bonucci per scalare la coppa dei sogni infranti. Guida già la serie A. Una macchina da guerra efficiente e spietata.

REAL MADRID: senza Ronaldo e Zidane, trattenuto Modric, ma senza colpi di mercato anche se ha speso 150 mln per Courtois, Odriozola e i giovani Rodrygo e Vinicius. E’ in testa alla Liga ma ha perso male la Supercoppa europea con l’Atletico. Stavolta non parte da favorita.

BAYERN: stravinta la Supercoppa, buon esordio in Bundesliga, ha trattenuto il riottoso Lewandowski sostituendo Vidal con Goretzka. Il nuovo tecnico Kovac conta sul recupero di James e le motivazioni di Robben e Muller.

PSG: si attende l’exploit di Neymar, Mbappé e Cavani dopo anni in cui domina in patria ma non sfonda in Europa. Vinta la Supercoppa, in testa alla Ligue1, ha inserito Buffon nel super team del nuovo tecnico Tuchel.

LIVERPOOL: mina vagante dopo la finale persa e gli ingaggi boom di Alisson, Fabinho e Keita con Klopp che si gode il trio Salah-Fimino-Mané. In testa in Premier senza avere subito un gol.

A distanza dalle sette favorite merita rispetto l’Atletico di Simeone (che ha vinto la Supercoppa europea e ha inserito Lemar, ma conta soprattutto su Diego Costa e Griezmann) e il Tottenham di Pochettino che non ha acquistato nessuno ma è un team eccellente con la punta di diamante Kane.

Alle loro spalle chiedono spazio le italiane: il Napoli del plurivincitore Ancelotti, la Roma di Dzeko e Pastore mentre l’Inter avrebbe le possibilità di emergere ma prima Spalletti dovrà sistemare assetto e risultati, per ora carenti. Discorso simile al Manchester United in crisi con Mourinho sulla graticola, ma una rosa in grado di raddrizzare l’inizio choc.

Le altre squadre si presentano come outsider, a partire dalla Lok Mosca, che ha scelto l’esperienza di Howedes e Krychowiak e che è l’unica testa di serie che tutte le squadre vorrebbero nel proprio girone. Tra le altre le più quotate appaiono Dortmund e Monaco (entrambe però in declino), le veterane Porto e Shakhtar.

Giovedì si scioglierà l’enigma dei gironi, poi la parola passerà al campo, a partire dal 18-19 settembre.

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