Lavoro: crescono contratti stabili, calo cassa integrazione

Una donna lavorando seduta di fronte a un tavolo. Dignità
Una donna lavorando seduta di fronte a un tavolo.

ROMA. – Aumentano i contratti a tempo indeterminato e diminuiscono le domande di utilizzo della cassa integrazione: dagli osservatori Inps arrivano dati positivi sul mercato del lavoro anche se crescono lievemente le domande di disoccupazione.

Il calo della cassa integrazione può essere in parte dettato dalla riforma degli ammortizzatori con la stretta sui tempi di utilizzo della cassa (le ore di straordinaria sono crollate del 46,4% nei primi sette mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2017) e l’aumento dei costi, ma per i contratti stabili la variazione netta positiva è di 140.000 unità in sei mesi, molto superiore a quella dei primi sei mesi del 2017 (18.715).

Il dato è stato possibile anche grazie al buon andamento delle trasformazioni da tempo determinato a indeterminato (+84.000) che registrano una crescita del 58,7% rispetto ai primi sei mesi del 2017. Se si guarda al complesso delle assunzioni (quindi anche a quelle a termine, in somministrazione, stagionali ecc), la variazione netta è positiva per 891.000 unità. A fronte di 3.892.000 assunzioni totali fatte dai datori di lavoro privati tra gennaio e giugno 2018 ( (+6,9%) le cessazioni sono state 3.001.000 (+12,0%).

Solo una piccola parte delle assunzioni stabili è stata fatta grazie allo sgravio triennale del 50% dei contributi previdenziali per gli under 35. Nei primi sei mesi, infatti, i contratti firmati con l’esonero parziale sono stati solo 60.344, il 6,96% dei contratti di assunzione e trasformazione a tempo indeterminato (867,592).

Le assunzioni sono in crescita comunque in tutte le componenti: se i contratti a tempo indeterminato crescono dell’1,7% (a 640.403) e i contratti a tempo determinato del 5,9% (superando quota 1.681.000) i contratti di apprendistato aumentano dell’11,2%, i contratti stagionali del 2,8%, i contratti in somministrazione del 16,3% e quelli intermittenti del 6,5%. Sono aumentate anche le cessazioni di contratto ad eccezione di quelle dei rapporti a tempo indeterminato (-4,6% a 735.856).

Le trasformazioni a tempo indeterminato di contratti a termine nel semestre sono state oltre 226.000 mentre quelle da apprendistato sono state oltre 32.000. Scarso appeal hanno avuto invece il contratto di prestazione occasionale (circa 20.000 lavoratori interessati con una remunerazione effettiva lorda mensile pari a circa 250 euro) e il libretto Famiglia. I lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia, a giugno 2018 sono stati circa 6.500 mentre l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a circa 310 euro.

(di Alessia Tagliacozzo/ANSA)

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