Pensioni: pochi risparmi da tagli sopra cinquemila euro

In primo piano una bottiglia di spumante con la scritta "Bye Bye" e una mano che sorregge un bicchiere
Senatori e deputati del M5Stelle a Montecitorio festeggiano l'approvazione per il taglio dei vitalizi 12 luglio 2018 a Roma ANSA/MASSIMO PERCOSSI

ROMA. – L’aumento da 4.000 a 5.000 euro netti della soglia delle cosiddette pensioni d’oro limiterebbe i risparmi per l’erario tra i 115 e i 200 milioni di euro a seconda dell’opzione prescelta per effettuare il taglio. Sono i primi calcoli sul possibile effetto della modifica al progetto di legge per limitare le pensioni alte sulle quali prosegue il braccio di ferro all’interno della maggioranza sull’intervento sulle pensioni d’oro.

Il Movimento Cinque Stelle ribadisce l’intenzione di intervenire sui redditi da pensione superiori a 4.000 euro netti mensili non supportati completamente dai contributi versati mentre il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon in un’intervista ricorda che nel programma di Governo la cifra soglia era a 5.000 euro e che il tetto dei 4.000 contenuto nella proposta di legge D’Uva Molinari va alzato.

E’ comunque difficile che il testo presentato superi la discussione parlamentare (ed è molto alta la probabilità di ricorsi così come accaduto a seguito del blocco della perequazione contenuto nella legge Fornero che pure non era un taglio netto della prestazione) anche perché non si riesce a trovare la quadra né sulla quantità né sul modo in cui si intende tagliare l’assegno.

Il limite di 5.000 euro netti per il taglio con il ricalcolo attuariale (indipendente dai contributi versati ma guardando l’età in cui si è andati a riposo) previsto dalla proposta di legge secondo i calcoli dalla società di ricerca Tabula porterebbe a risparmi intorno ai 200 milioni al netto delle minori entrate fiscali e riguarderebbe circa 27.000 persone. Tagliando le pensioni oltre la soglia dei 5.000 euro con il ricalcolo contributivo inizialmente ipotizzato il risparmio sarebbe stato di 115 milioni al netto delle minori entrate fiscali.

“Alcune mega pensioni non coperte da contributi non hanno senso di esistere” ha detto il vicepremier e ministro dell’interno, Matteo Salvini parlando del progetto di taglio delle pensioni d’oro senza fare riferimento a tetti. “Molte delle persone che oggi si oppongono al taglio delle pensioni d’oro – ha affermato il capogruppo del Movimento Cinque stelle alla Camera, Francesco Uva – sono le stesse che fino a qualche settimana fa difendevano i vitalizi. Se la casta difende i privilegi, noi difendiamo gli interessi dei cittadini e agiamo per ristabilire equità sociale nel nostro Paese. Alla ripresa dei lavori parlamentari taglieremo le pensioni d’oro per aumentare le pensioni minime così come sancito dal contratto di governo. E c’è totale sintonia sul tema. Andiamo avanti senza timori e senza alcun ripensamento”.
TL/ S0A QBXB