Ucciso presunto delinquente implicato in furto nel Consolato d’Italia di Maracaibo

Ucciso in un conflitto a fuoco con agenti del Cicpc presunto delinquente autore di un furto al Consolato Generale d'Italia di Maracaico

MARACAIBO – Si chiamava Jesús David Almarza Hernández, aveva 24 anni, e pare si dedicasse a piccoli furti. Stando agli agenti del “Cuerpo de Investigaciones Científicas, Penales y Criminalísticas”era uno degli implicati ad una rapina avvenuta nel Consolato Generale d’Italia di Maracaibo.

Gli agenti della polizia scientifica venezuelana avevano incontrato un computer denunciato come rubato dal Consolato di Maracaibo in un “cyber”. Arrestato il proprietario, dopo un primo interrogatorio, gli agenti ottenevano i nomi di alcuni piccoli delinquenti dediti, pare, al furto di oggetti tecnologici. Uno degli implicati è stato identificato nel quartiere Paraiso di Maracaibo. Sentitosi scoperto, il delinquente reagiva sparando contro gli agenti di polizia. Questi reagivano. La fitta sparatoria concludeva con il ferimento del delinquente. Portato d’urgenza all’Hospedale Universitario di Maracaibo, il delinquente moriva poco dopo.

Gli agenti della scentifica pensano che Jesús David Almarza Hernández agisse assiene col fratello maggiore, Victor Ricardo Almarza Hernàndez. Questi, a quanto pare è un altro degli implicati nel furto avvenuto nel nostro Consolato.   Gli inquirenti indagano per appurare se i fratelli agissero soli o fossero parte di una banda. A Maracaibo i furti di prodotti tecnologici, da quando la crisi ha reso proibitivo l’acquisto di computer, si è incrementato in maniera esponenziale.

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