Salvini si prende la scena, duello con M5S sulle priorità

Matteo Salvini durante una conferenza a Milano.
Matteo Salvini durante una conferenza a Milano. (ANSA / MATTEO BAZZI)

ROMA. – Matteo Salvini continua a prendersi la scena al via di una settimana cruciale per il futuro dell’esecutivo. Assenti il premier Giuseppe Conte e l’altro vicepremier, Luigi Di Maio, si cambia la scaletta della giornata: niente vertice sulla Libia ed è il segretario leghista a presiedere il Consiglio dei ministri. Un Cdm concordato con lo stesso Conte per far fronte a scadenze di routine ma improrogabili, come l’impugnazione di leggi regionali.

Sta di fatto che l’assenza del premier – che era inizialmente atteso a Palazzo Chigi – a causa del protrarsi di impegni fuori Roma, rivoluziona la giornata politica. Con Di Maio in Puglia per impegni legati al suo dicastero, Salvini ha campo libero a Roma e, lasciando Palazzo Chigi, detta la linea sulla crisi libica – no all’intervento militare, sostegno alle autorità e accuse a Parigi – e soprattutto ribadisce che la manovra, pur rispettando tutte le regole, farà pagare meno tasse.

Già la settimana scorsa accolse a Milano il presidente ungherese Viktor Orban, con cui ha lanciato una svolta sovranista per l’Europa del futuro. Domani ospiterà nel suo studio al Viminale, l’ex premier inglese, Tony Blair, per discutere di Tap e energia. E oggi picchia duro sul suo avversario preferito, Emmanuel Macron, e la politica francese nel Mediterraneo.

Un’agenda fitta, corposa, tanto da far sbottare qualcuno nella maggioranza: sembra “più il premier che il ministro dell’Interno”. Tanto da mettere in apprensione i 5 stelle, preoccupati che queste continue invasioni di campo, questo eccessivo protagonismo, possano rafforzare il potere contrattuale della Lega su altri tavoli, soprattutto su quello decisivo della manovra. Sarà quello infatti il terreno su cui si vedrà il duello più duro, tra la Lega e il Movimento Cinque Stelle quando si dovranno stabilire le priorità da inserire nella legge di bilancio.

Domattina i vertici leghisti si riuniranno per la prima volta allo scopo di mettere a punto la loro strategia il cui obbiettivo, con la flat tax al centro dell’azione di governo. Sempre Salvini ha ribadito che non può “pretendere che l’anno prossimo tutti paghino il 15% di tasse”. Ma contemporaneamente annuncia sicuro a Radio 24 che “nella manovra ci sarà un primo passo e tanti italiani, tanti artigiani e tanti professionisti pagheranno meno tasse”.

Quanto ai limiti posti da Bruxelles, Salvini frena osservando che la manovra “sfiorerà dolcemente” il parametro del 3% e “rispetterà tutte le regole”, ma nello stesso tempo, a chi gli ricorda i timori dei mercati, ricorda che “intende mantenere gli impegni assunti in campagna elettorale”.

Assieme al confronto interno alla maggioranza, il segretario leghista è impegnato anche nel dialogo con le altre forze del centrodestra. Nei prossimi giorni dovrebbe incontrarsi con Silvio Berlusconi. E’ noto che Forza Italia boccia questa alleanza di governo con i pentastellati, definita dal Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani “un matrimonio contro natura”.

Tuttavia, in vista del prossimo voto amministrativo, sia Berlusconi, sia Salvini, sono impegnati a trovare candidati comuni. Il Cavaliere. com’è noto, vorrebbe inserire nella discussione con la Lega anche le nomine Rai, tuttavia su questo punto Salvini sembra irremovibile nel sostenere la presidenza di Marcello Foa.

(di Marcello Campo/ANSA)

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