La Polonia “italiana” riparte dopo la sconfitta dei Mondiali

Milik, punto di forza del Napoli, scenderà in campo con la Polonia.
Milik, punto di forza del Napoli, scenderà in campo con la Polonia.

BOLOGNA. – “Sconfitta”, “delusione”, “Russia”. Sono parole che hanno continuato a circolare nel ritiro della nazionale polacca, ma l’intenzione del nuovo allenatore Jerzy Jozef Brzczek – una carriera ventennale da centrocampista, 42 presenze da giocatore della Polonia, nonché zio del nazionale ex Fiorentina Jakub Blaszczykowski – è cancellarle il prima possibile.

Se per l’Italia quella in Nations League è la partita ‘zero’ dopo l’esclusione dal Mondiale, anche per la nazionale polacca la brutta figura rimediata in Russia deve riguardare solo il passato. “Chiaramente la delusione era sul volto di tutti, però attualmente non ci voltiamo indietro. La Polonia è una squadra con qualità – ha detto Brzczek -, che ha un ottimo potenziale. Dobbiamo concentrarci sul presente”.

Per ripartire, quindi, il commissario tecnico ha convocato 12 nuovi giocatori rispetto al Mondiale. Ma la cosa che salta più all’occhio nella rosa biancorossa è la quantità di calciatori che militano nel campionato italiano, ben 8 sui 27 convocati. I più noti sono Szczesny, Zielinski, Linetty, Milik.

Gli altri sono meno famosi, ma forse ancora per poco: Bereszynski (Sampdoria), Reca (Atalanta), Skorupski (Bologna) e infine Krzysztof Piatek, 23 anni, mestiere centravanti (per dirla all’antica), 7 gol in tre partite tra campionato e Coppa Italia con la maglia del Genoa.

Sulla formazione della sfida a Bologna, Brzczek non si sbilancia (in allenamento ha provato il 4-3-3, ma poi ha perso Makuszewski per infortunio (ideale come ala destra), limitandosi a dire che non cambierà il ruolo che i suoi “giocatori hanno nei club, sperando che riescano a fare anche le stesse prestazioni di qualità, come Zielinski che a Napoli sta facendo bene”.

Una cosa è certa, vedere tutti insieme Lewandowski, Milik e Piatek “è difficile” sentenzia il ct. Il doriano Bereszynski ha però un auspicio: “Dovrò fare particolare attenzione ad Insigne, che ho affrontato solo pochi giorni fa con il Napoli, di quella partita ho buoni ricordi ma spero che quelli di domani siano ancora migliori”.

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