Crollo ponte: Genova si ferma a un mese dalla tragedia

Un vigile del Fuoco guarda lo spezzone del ponte Morandi tra due palazzi..
Un vigile del Fuoco guarda lo spezzone del ponte Morandi tra due palazzi.. ANSA/LUCA ZENNARO

GENOVA. – Il 14 settembre alle 11.36 – un mese esatto dal crollo di Ponte Morandi – Genova si raccoglierà su se stessa, chiuderà gli occhi, rimarrà in silenzio per ascoltare ancora l’eco dello stridìo dell’acciaio che si spezza e il muggito del ponte Morandi che crolla. In silenzio, ripeterà a memoria uno per uno i nomi dei 43 che hanno perso la vita e stringerà in un unico abbraccio chi ha perso la casa. Senza polemiche, ma accogliendo tutto il dolore che resta.

Tra le iniziative promosse dalle istituzioni per chiamare a raccolta la città a un mese dal crollo del viadotto, c’è un minuto di silenzio che tutte le persone osserveranno dalle 11.36 – momento del crollo – alle 11.37. In quel momento le sirene delle navi suoneranno, le campane batteranno i loro rintocchi. La gente che lavora scenderà in strada e i commercianti sono stati invitati a sospendere le proprie attività per dare un segno unitario e tangibile. Saranno ammainate tutte le bandiere.

Il rito si compie perché una comunità rinsaldi i propri legami: per questo tutti i genovesi saranno chiamati a riunirsi alle 17.30 in piazza De Ferrari, “per ricordare – hanno detto il governatore Toti e il sindaco Bucci durante la presentazione degli eventi – una delle più grandi tragedie della città e del Paese e per ritrovare insieme la speranza nel futuro.

Per condividere parole e emozioni e manifestare quello spirito di Genova che consentirà alla città di superare questo evento tragico, mantenendo intatta la memoria, ma più bella e più forte di prima”. Durante l’evento di piazza De Ferrari parleranno le autorità, gli sfollati, i soccorritori che per primi sono arrivati sul luogo del disastro. Prevista anche la partecipazione di Luca Bizzarri, presidente di Palazzo Ducale, e dell’attore Tullio Solenghi. In San Lorenzo verrà celebrata alle 18 una messa.

(di Chiara Carenini/ANSA)