Anziana muore in strada a Roma: “Colpa di una pallonata”

Immagine delle porte di un'ambulanza.
Immagine delle porte di un'ambulanza.

ROMA. – E’ uscita di casa per portare a spasso il cane, ma non è più rientrata. E’ morta in strada alla periferia di Roma, davanti agli occhi di diversi passanti, Tilde Procesi una pensionata di 82 anni. Gli operatori del 118 hanno cercato a lungo di rianimarla, ma per lei non c’è stato nulla da fare. Alcuni testimoni avrebbero riferito che la donna ha perso l’equilibrio a causa di una pallonata che l’ha centrata sulla schiena.

La tragedia si è consumata a Largo Agosta, in zona Tor Dè Schiavi, in zona Prenestina. Ancora da chiarire la dinamica dell’accaduto. In particolare se la pallonata di cui parlano testimoni possa aver provocato la morte della donna. Tra le ipotesi che al momento rimarrebbero in piedi quella di una caduta sull’asfalto dopo il colpo oppure di un malore accusato dopo la pallonata. Sarà l’autopsia a stabilire con esattezza le cause del decesso. Al vaglio anche le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza che puntano su quel tratto di strada.

A intervenire per soccorrere la donna, accasciata a terra sul marciapiede, una pattuglia della Guardia di finanza che transitava lungo la strada fermata da un negoziante. Sgomento e rabbia per la tragedia nel quartiere dove Tilde, 82enne e vedova, abitava sa molto tempo. Largo Agosta è uno spazio di aggregazione molto frequentato dai bambini che vivono in quel quartiere alla periferia della Capitale. In passato residenti avrebbero chiesto più attenzione agli organi competenti dopo alcuni piccoli incidenti che si erano verificati.

L’episodio ha aperto un dibattito anche sui social tra chi sostiene che non bisogna criminalizzare i bambini e chi, al contrario, ritiene che lì non dovrebbero giocare a pallone. Tra i tanti post in queste ore anche quello su Facebook di Luca di Bartolomei, figlio del calciatore Agostino, che ha sottolineato: “La morte di una 82enne a Largo Agosta per una pallonata é una notizia tremenda e alla famiglia vanno le più sentite condoglianze. Detto questo eviterei stupidaggini colpevolizzando dei bambini che giocano a pallone in assenza di spazi dedicati nel tessuto urbanizzato”.

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