Un 2017 di umore nero, il mondo è sempre più depresso

Un gruppo di persone con il viso degnato da stress e preoccupazione
Crescono stress e preoccupazione

ROMA. – Nel mondo aumentano le guerre, l’instabilità, i danni dai cambiamenti climatici e questo si riflette sull’umore delle persone, che non è mai stato così a terra. A registrare l’aumento a livelli record dei sentimenti negativi è stato il Gallup Global Emotions Report, che ogni anno intervista oltre 150mila persone in 145 paesi chiedendo loro ‘come stanno’.

Secondo la ricerca, quasi il 40% degli intervistati ha provato preoccupazione o stress il giorno prima dell’intervista, un aumento del 2% rispetto al 2016. I tassi di tristezza e dolore fisico sono invece aumentati dell’1%, con una persona su cinque che si è sentita triste e 3 su 10 che hanno provato dolore. L’unica stabile, al 20% del campione, è la rabbia.

Combinando questi dati si ottiene un ‘negative emotion index’ di 30, in crescita di due punti rispetto a quello dell’anno scorso e il più alto mai registrato dall’inizio del progetto, nel 2006, che ha visto invece il tasso più basso nel 2007, quando era 23.

L’Italia è nel gruppo ‘di mezzo’, con un indice paragonabile a quello di Usa e Spagna, più alto di quello dei paesi del nord Europa ma ben lontano dal picco negativo, 61, della Repubblica Centrafricana. “È la prima volta che vediamo un aumento così marcato dell’indice – afferma al New York Times Julie Ray, l’autrice principale -, è ai livelli più alti che abbiamo mai registrato”.

Anche in società all’apparenza pacifiche, spiega il rapporto, la polarizzazione e le paure fanno sentire i cittadini isolati e insicuri. La situazione peggiore è comunque quella dell’Africa subsahariana, dove 28 paesi su 35 hanno un indice peggiore di almeno 10 punti rispetto a dieci anni fa.

La ricerca ha misurato anche l’indice di emozioni positive, che globalmente è in calo di un punto. In questo caso è l’America Latina a stravincere, con il podio formato da Paraguay, Colombia e El Salvador. “Anno dopo anno questa regione continua a dominare il mondo nelle esperienze positive – si legge nel rapporto -, e questo può essere spiegato almeno in parte dalla tendenza dei latinoamericani a concentrarsi sulle cose positive della vita. Anche se i fattori culturali sembrano avere un ruolo, comunque quasi tutti i paesi con le performance peggiori sulle esperienze positive stanno sperimentando qualche tipo di conflitto interno o esterno”.

(Di Pier David Malloni/ANSA)