Ferrari: nel 2022 arriverà Purosangue ma non sarà un Suv

Vista dall'alto della Ferrari Monza Sp1 e Sp2.
Ferrari Monza Sp1 e Sp2.

MARANELLO. – La Ferrari alza il velo sul piano strategico al 2022: gli obiettivi restano ambiziosi, con 15 nuovi modelli in arrivo – tra i quali il nuovo Purosangue, l’atteso suv che a Maranello preferiscono non chiamare suv – e il 60% di vetture con motore ibrido. Target che restano ambiziosi ma più prudenti di quelli indicati da Sergio Marchionne. La stima dell’ebitda infatti è fra 1,8 e 2 miliardi di euro a fine piano (il target precedente era di 2 miliardi, il doppio di quello attuale), con ricavi appena inferiori a 5 miliardi di euro.

A Piazza Affari il titolo Ferrari corre e chiude in rialzo del 3,9% a 117,40 euro. Tocca a Louis Camilleri, nuovo amministratore delegato della casa di Maranello, illustrare i programmi del Cavallino nel Capital Markets Day, davanti a oltre cento investitori e analisti. “È una fortuna averlo come ceo, comprende lo spirito Ferrari meglio di chiunque altro”, commenta John Elkann che ricorda Marchionne e il suo “ruolo fondamentale” per l’azienda. Elkann, primo esponente della famiglia Agnelli ad assumere la carica di presidente del Cavallino, sottolinea il “profondo interesse per il successo dei piani di Ferrari anche dell’azionista Exor”.

A Maranello gli occhi sono puntati sui nuovi modelli. Sul capitolo suv Camilleri è netto: “Per me è impossibile avvicinare la parola suv a Ferrari. Non voglio offendere nessuno ma non va bene. Lo chiameremo Purosangue, sarà senza dubbio un Ferrari con performance mai viste e lo lanceremo alla fine del piano nel 2022”.

E aggiunge: “E’ un prodotto che deve distinguersi, sarà un modello esclusivo, una vettura straordinaria da ogni punto di vista con caratteristiche mai viste prima. Per questo ci siamo presi più tempo. Sarà spettacolare, elegante e costerà molto”.

Nella foto: la Ferrari SP2 e Ferrari Monza SP1 e SP2

Intanto arrivano i nuovi bolidi della Rossa, i modelli più potenti di sempre: fanno parte del nuovo segmento Icona, ispirato ai simboli degli anni ’50 che hanno fatto la leggenda del Cavallino sulle piste da corsa. Sono le Monza SP1 e SP2 e debutteranno, all’inizio di ottobre, al Salone dell’Auto di Parigi dove sarà reso noto il prezzo. Camilleri non dà indicazioni sui volumi del Cavallino nei prossimi anni (“contano di più i ricavi”, dice) e quindi sul possibile superamento della soglia di 10.000 unità indicata da Marchionne.

Il manager spiega che “c’è un potenziale importante per nuovi successi di Ferrari in tutta l’Asia, in particolare in Cina”. La casa di Maranello, che prevede di azzerare nel 2020 il debito, stima un dividendo in crescita al 30% dei profitti nel 2022 (oggi 25%) e prevede un piano di acquisto di azioni proprie di 1,5 miliardi nei prossimi 4 anni. Migliorano alcuni dei target indicati per il 2018: gli investimenti salgono da 550 a circa 650 milioni, il debito industriale netto scende da 400 a 350 milioni. Confermato l’ebitda uguale o superiore a 1,1 miliardi e oltre 9.000 consegne.

(dell’inviata Amalia Angotti/ANSA)

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