Con flat tax meno tasse autonomi fino a 15.000 euro

Flat tax gioverebbe anche a bancarelle di street food
Ambulanti e bancarelle di street food

ROMA. – Piccoli negozi e rappresentanti, ambulanti e bancarelle di street food, ma anche autoscuole, palestre. E poi ancora avvocati, commercialisti fino ad arrivare al personal trainer. A tutti gioverebbe l’ampliamento del regime forfettario che dovrebbe arrivare con la manovra di bilancio, un regime agevolato in vigore dal 2016 con una flat tax al 15%, sostitutiva di Iva, Irpef e Irap, e pochissima burocrazia. Una riduzione della pressione fiscale che, nelle prime simulazioni della Cna, andrebbe da un minimo di 800-1000 euro fino a un massimo di quasi 15mila euro.

Ma sarebbero i professionisti a guadagnare di più dalle maglie larghe del nuovo regime, che dovrebbe far salire il requisito dei ricavi per tutti a 65mila euro (e con tassazione al 20% tra 65mila e 100mila euro), con risparmi sulle tasse che andrebbero dai 2.241 euro per chi ha ricavi a 35mila euro (oggi per questa categoria la soglia massima è 30mila euro) e i 12.638 per chi ha raggiunge i 100mila euro.

Ci sarebbe anche un’altra categoria, quella degli edili e delle attività immobiliari, che potrebbe guadagnare ancora di più ma è difficile che chi ha ricavi oltre i 25mila euro (il limite attuale) non abbia anche qualche dipendente o aiutante o non abbia un po’ di costi di struttura.

Attualmente infatti al regime può accedere solo chi non abbia sostenuto più di 5mila euro di spese per il personale o 20mila euro di costi complessivi per i beni strumentali. Una soglia che sarebbe certamente rimodulata ma che comunque rappresenterà un ‘paletto’ per delimitare la platea, su un potenziale di 1,7 milioni di soggetti con ricavi a 65mila euro che salgono a quasi 2 milioni (1,95) con ricavi a 100mila euro.

A trarre i maggiori vantaggi sarebbero comunque le categorie con alti coefficienti di redditività (sopra il 50%) sui ricavi: nel caso degli edili, ad esempio la redditività è all’86% mentre per i professionisti è al 78%. Benefici più limitati sarebbero riscontrati dalle altre categorie già oggi interessate che hanno una redditività del 40%.

Così commercianti all’ingrosso e negozianti, ma anche chi ha una bancarella di street food, arriverebbe al massimo a 2.085 euro di risparmio con 65mila euro di ricavi che raddoppierebbero a 100mila euro. Tra le cautele nella scelta tra regime ordinario e agevolato, l’associazione dei commercianti ricorda che, sostituendo anche l’Irpef, il regime forfettario non consente le detrazioni.

Lascia un commento