ROMA. – Luci e ombre dal mercato del lavoro a luglio: nel mese – secondo i dati diffusi negli Osservatori Inps pubblicati oggi – si è registrata una variazione positiva per i contratti stabili (+15.706) che hanno portato il saldo dei primi sette mesi per i contratti a tempo indeterminato in attivo per oltre 156.000 unità, ma si è segnalato anche un aumento consistente delle domande di disoccupazione (+9,4%) a conferma di una situazione ancora incerta per il mercato.
Il saldo tra assunzioni e cessazioni è positivo nei primi sette mesi per i rapporti di lavoro nel complesso per oltre un milione di unità (4.597.000 attivazioni a fronte di 3.560.000 cessazioni), andamento comunque normale nei primi mesi dell’anno (era vicino a 1,1 milioni nei primi sette mesi del 2017). Il saldo per i rapporti a tempo indeterminato (156.286 è invece molto migliore di quello dello stesso periodo del 2017 (12.098).
Se si guarda al saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) a luglio 2018 risulta positivo e pari a +404.000 (era a +419.000 a giugno). La variazione tendenziale dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato è negativa (-5.000), anche se continua a migliorare. Il miglioramento è trascinato soprattutto dal buon andamento delle trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato
Sono in crescita tutte le componenti delle attivazioni ma se i nuovi contratti a tempo indeterminato salgono dell’1,8% (a 738.400), i contratti a tempo determinato aumentano del 6%, a 2.013.465. I contratti in somministrazione salgono del 13,5% a 818.298 mentre i contratti di lavoro intermittente crescono del 6,8% a quota 362.621.
Buone notizie arrivano dalla cassa integrazione, in calo del 38% nei primi otto mesi dell’anno (150,7 milioni di ore autorizzate) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso anche grazie alla stretta sulla durata e sulle causali dell’ammortizzatore. Crescono invece le richieste di disoccupazione arrivate all’Istituto con quasi 280.000 domande a luglio (+9,4%).
Nei primi sette mesi dell’anno sono arrivate 1.042.000 domande con una crescita del 6,2%. Infine l’Inps ha diffuso oggi i dati sui certificati di malattia e sulle visite fiscali effettuate nel secondo trimestre rilevando che i giorni di malattia dei lavoratori pubblici sono diminuiti del 4,8% a fronte dell’aumento dell’1,1% per i lavoratori privati. Da settembre 2017 l’Istituto ha la competenza esclusiva a gestire le visite mediche di controllo anche sull’82% dei lavoratori pubblici così come avviene nel settore privato.
(di Alessia Tagliacozzo/ANSA)