Trump lancia cyber-offensiva, Russia e Cina nel mirino

Cybersicurezza, anche big tecnologia vittime phishing
Cybersicurezza, anche big tecnologia vittime phishing

NEW YORK.- Donald Trump lancia l’offensiva nel cyberspazio. Dopo mesi di critiche per fare poco o nulla nel contrasto ad hacker e fabbriche di fake news, la Casa Bianca ha presentato una nuova strategia d’attacco che mette nel mirino soprattutto Russia e Cina.

Gli obiettivi principali sono prevenire nuove interferenze sul voto, a partire dalle elezioni di metà mandato a novembre, e colpire quei nemici invisibili che ogni giorno tentano di penetrare le reti informatiche governative e delle aziende americane per creare disinformazione o danneggiare l’economia Usa.

“Faremo molte cose in chiave offensiva e abbiamo già autorizzato alcune operazioni, i nostri avversari lo devono sapere”, ha enfatizzato il consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton, sottolineando come il nuovo approccio sia molto più duro di quello dell’amministrazione Obama, che pure ordinò tre delle cyber operazioni più aggressive che si ricordino nella storia americana: per sabotare il programma nucleare dell’Iran, per colpire il programma missilistico della Corea del Nord e per sradicare dalla rete le centrali online dell’Isis per la propaganda e il reclutamento.

Ma per l’amministrazione Trump è giunta l’ora di abbandonare un atteggiamento definito troppo difensivo, e capovolgere una situazione in cui gli hacker nemici affondano nelle reti Usa senza troppi timori di serie rappresaglie. Anche nelle 40 pagine in cui viene illustrata la nuova strategia – è il commento di diversi osservatori sui principali media – poche sono le indicazioni concrete.

Indicazioni su quali siano le nuove modalità di azione ed eventualmente le nuove armi a cui ricorreranno i ‘guerrieri’ dello United States Cyber Command guidato dal generale Paul Nakasone, che è anche il numero uno degli 007 dell’agenzia di intelligence Nsa.

Le nuove direttive dovrebbero comunque dare a Nakasone più potere decisionale e più libertà nell’autorizzare e condurre gli attacchi nel cyberspazio, eliminando così alcune procedure burocratiche che rendono troppo lento il processo che porta al consenso delle operazioni.

Inoltre è previsto un rafforzamento delle difese, soprattutto per la protezione dei computer governativi e delle reti infrastrutturali, rafforzando anche le competenze del Dipartimento per la sicurezza nazionale. Previsto anche un confronto più serrato con il mondo delle imprese, da Wall Street alla Silicon Valley, per mettere a punto un programma mirato a rafforzare la cyber sicurezza, anche attraverso una maggiore formazione professionale.

(di Ugo Caltagirone/ANSA)