Terremoto:Fond. Cottino finanzia scuola infanzia Loro Piceno

(ANSA) – LORO PICENO (MACERATA), 24 SET – La nuova scuola dell’infanzia di Loro Piceno è pronta per ospitare 50 bimbi dai 3 ai 5 anni: quattro mesi di lavoro, progettazione e studi preliminari grazie all’intervento della Fondazione Giovanni e Annamaria Cottino di Torino, che ha scelto di sostenere la ricostruzione dopo il sisma che ha colpito il territorio nel 2016. A Loro Piceno ci sono stati danni a case ed edifici come molti altri paesi della provincia di Macerata, tra le più colpite dal terremoto. L’investimento è stato di 350 mila euro, sono stati rispettati i tempi dei lavori, per favorire una pronta ripresa della didattica. L’approccio della Fondazione prevede oltre al sostegno economico, il coinvolgimento delle competenze necessarie per realizzare il progetto: i lavori sono realizzati da un’azienda del territorio, a sostegno dell’economia locale. Fondamentale, secondo il sindaco di Loro Piceno Ilenia Catalini, l’accordo di collaborazione pubblico privato. La scuola dell’infanzia era costretta dopo il terremoto a fare lezione in aule ricavate negli ex locali garage della media. La scuola dell’infanzia “Filippo Cecchi-Annamaria Cottino” ospita quattro aule didattiche, sala insegnanti, un ampio salone e i locali di servizio. Segno distintivo del nuovo edificio sono le finestre con un’architettura che ricorda i tre plessi scolastici di cui la scuola dell’infanzia rappresenta il focus. La scuola – che al piano terra ospita la mensa dell’intero complesso scolastico – è stata progettata come il nodo centrale di un piccolo campus antisismico, che comprende anche nido d’infanzia comunale, scuola primaria, scuola media. “Consegnare ai bambini e cittadini la nuova scuola è per noi un motivo di orgoglio. Siamo riusciti a creare un progetto sul territorio in linea con i nostri principi – spiega Giovanni Cottino, presidente della Fondazione -. La collaborazione di sindaco e amministrazione ci ha permesso di creare un progetto unico e adatto alle esigenze della comunità, con delle grandi opportunità per il futuro. Sono lieto che la scuola sia intitolata a mia moglie, che ha ispirato il nostro lavoro e l’attenzione educativa e sociale”.(ANSA).