Calcio venezuelano: gli arbitri potrebbero dare il triplice fischio del Clausura

CARACAS – In Venezuela la crisi economica sta colpendo tutti i settori, uno di questi é il campionato di calcio. Pochi giorni fa é uscito un comunicato dove gli arbitri reclamavano il mancato pagamento dei loro servizi da quasi due mesi.

Circa 32 arbitri dello stato Táchira non hanno fischiato, in segno di protesta, nell’undicesima giornata del torneo locale.

Altri fischietti sono stati stati designati al loro posto ed i “ribelli” sono stati sospesi dalla Asociación Táchirense de Fútbol, ente che dipende dalla Federación Venezolana de Fútbol.

“Siamo stanchi di finanziare il calcio nazionale. I costi per muoverci corrono a nostre spese. Noi non abbiamo intenzione di sabotare il campionato” – ha dichiarato all’agenzie stampa EFE Carlos Zamudia, membro della commissione arbitrale dello stato Táchira, aggiungendo – “Dobbiamo chiedere soldi in prestito, chiedere uno strappo, le spese di viaggio non sono proporzionali alle distanze che devi percorrere per raggiungere lo stadio”.

Un arbitro in Venezuela riscuote circa 4.200 bolivares “ma il problema é che ci sono mesi che non prendi un soldo. Ti assegnano gare e i debiti aumentano. Io sono stato derubato su un pullman quando andavo allo stadio. Mi hanno portato via scarpe, divise, fischietti ed altri accessori sportivi”.

I direttori di gara sperano che nei prossimi giorni si risolva questa situazione per il bene di uno sport che serve d’intrattenimento per milioni di tifosi in tutto il paese.

(di Fioravante De Simone)