“Kavanaugh ha mentito al Senato, si ubriacava ed era molesto”

Brett Kavanaugh in primo piano, dietro il presidente Trump e la famiglia del giudice.
Kavanaugh, beveva ed era aggressivo. (Gettyimages)

WASHINGTON. – Si fa sempre più in salita la conferma al Senato del giudice Brett Kavanaugh, il giudice nominato da Donald Trump alla Corte suprema. Mentre il presidente ha autorizzato l’Fbi ad una indagine completa sulle accuse di aggressioni sessuali sotto l’effetto dell’alcol denunciate da tre donne, spuntano un nuovo episodio sull’aggressiva ubriachezza giovanile che Kavanaugh ha negato sotto giuramento nella sua audizione al Senato.

Tanto da indurre i dem a farne ora una questione anche di credibilità e temperamento del giudice, su cui si allunga l’ombra di una possibile accusa di spergiuro. Persino Donald Trump, pur continuando a difendere il suo ‘nominee’ e ammonendo sul “clima di paura” per gli uomini accusati di molestie, ha ammesso che non sarebbe accettabile se Kavanaugh avesse mentito al Senato.

A gettare nuova luce sulla personalità del magistrato è stato un suo ex compagno alla Yale University, Charles Ludington, professore di storia alla North Carolina University, chiamato a testimoniare oggi dall’Fbi. Ludington ha raccontato ai media Usa un fatto che risale al 1985, tre anni dopo la presunta aggressione sessuale a Christine Ford. Una sera era con Kavanaugh ed altri due amici in un bar di ritorno da un concerto del gruppo reggae britannico UB40 a New Haven, in Connecticut.

Nel locale c’era una persona che assomigliava al leader della band che si innervosì sentendosi osservato e si rivolse loro bruscamente. Kavanaugh, che aveva bevuto, come capitava spesso, prima imprecò e, quando fu a sua volta insultato, gettò della birra (ghiaccio secondo le indagini) in faccia al suo interlocutore. Ne nacque una rissa in cui oltre a Kavanaugh furono coinvolte diverse persone, tra cui lo stesso Ludington e la futura star della Nba Chris Dudley.

Esiste anche un rapporto di polizia, dove compaiono il nome di Kavanaugh e di Dudley, che fu arrestato, benché non ci sia traccia di incriminazioni o condanne per nessuno. Ma come è potuto sfuggire ad uno dei controlli sul passato del giudice fatti in precedenza dall’Fbi? I dem non si sono lasciati sfuggire l’occasione per accusare Kavanaugh, che al Senato aveva ammesso di aver bevuto birra da studente, a volte anche troppa, ma senza mai perdere il controllo.

“La questione della credibilità e del temperamento non è qualcosa che è accaduto 30 anni fa ma riguarda il giudice Kavanaugh oggi e come è ora a 53 anni”, ha osservato il leader dem al Senato Charles Schumer. Il ‘nominee’ è sembrato voler “fuorviare i senatori su tutto, dalle cose importanti a quelle banali” per garantirsi la nomina, ha proseguito, sostenendo che ora “abbiamo crescenti prove che non è credibile”.

Ma per i repubblicani l’opposizione sta sollevando la questione del carattere perché teme che l’Fbi non sarà in grado di provare le accuse di aggressione sessuale. I dem “stanno cercando di cambiare la carte in tavola”, ha reagito il leader Gop al Senato Mitch McConnell, promettendo che si voterà entro fine settimana, anche se tre suoi senatori sono ancora incerti.

Intanto si offusca sempre di più l’immagine di Kavanaugh, costretto a rinunciare ad un corso in gennaio alla prestigiosa Harvard Law School dopo una petizione contro di lui firmata da oltre 800 ex laureati in meno di tre giorni. “La Harward Law School – si legge – deve inviare un segnale chiaro, ossia che prende seriamente le accuse di violenza sessuale”, comprese quelle dell’accusatrice di Kavanaugh, Christine Ford, che “sono credibili e gravi” e che “mettono in discussione il suo carattere e la sua moralità”.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA)

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