Allarme medici, con quota 100 rischio esodo

Un gruppo di medici riuniti in assemblea. Sciopero
Un gruppo di medici riuniti in assemblea.

ROMA. – Le misure sulle pensioni previste dalla manovra economica, la cosiddetta ‘quota 100’ come somma di età anagrafica e contributiva, rischia di provocare un esodo tra medici e dirigenti sanitari ospedalieri: circa 70 mila camici bianchi in uscita fino al 2023, sugli attuali 110 mila e 500 in servizio.

A lanciare l’allarme è il sindacato dei medici Anaao Assomed che somma alle 45 mila uscite maturate con la Legge Fornero, ulteriori 25 mila con i calcoli della ‘quota 100′. “Superato lo scalone previdenziale creato dalla Fornero – si legge nell’analisi – i medici e i dirigenti sanitari abbandonano il lavoro con una età media di 65 anni, grazie anche ai riscatti degli anni di laurea e specializzazione. La riforma prevista dall’attuale governo determinerà in un solo anno l’acquisizione del diritto al pensionamento di ben 4 scaglioni. Diritto che verrà largamente esercitato visto il disagio lavorativo per la riduzione dell’organico”.

A peggiorare la situazione, dicono da Anaao Assomed, è che non basteranno i giovani neo specialisti a sostituire gli ospedalieri in uscita. “Ma soprattutto – aggiungono – è a rischio la qualità generale del sistema, perché i processi previdenziali saranno così rapidi e drastici da impedire il trasferimento di esperienze e di pratica clinica”. Il sindacato insomma richiama l’esecutivo alle sue responsabilità: “Chi ha responsabilità di governo ha il dovere etico di spiegare come intende affrontare questa situazione”.

Del resto il Conto annuale dello Stato mostra che dal 2010 al 2016 i medici e i dirigenti sanitari in servizio sono diminuiti di oltre 7.000 unità. E questo ha permesso alle Regioni una riduzione delle spese per il personale che per il 2016 ammonta a circa 600 milioni di euro. “Ossia diversi miliardi, se il calcolo viene effettuato dal 2010 ad oggi”, sottolinea Carlo Palermo, Segretario nazionale Anaao Assomed. Che insiste: “E’ necessario aprire una grande stagione di assunzioni in Sanità, eliminando l’anacronistico blocco della spesa per il personale introdotto dal governo Berlusconi-Tremonti nel 2010”.

La ‘quota 100’ non riguarderà i medici di famiglia, i quali fanno riferimento all’Enpam, cassa pensioni privata. E tuttavia anche le 14.908 uscite previste in 5 anni destano forte preoccupazione poichè – secondo i dati forniti dalla Federazione medici di medicina generale (Fimmg) – ben 14 milioni di italiani rischiano di restare senza medico di base.

Nonostante il quadro non sia dei più confortanti e i numeri parlino chiaro, gli ingressi alle Facoltà di Medicina continuano a restare bassi rispetto al fabbisogno. Proprio oggi è stata pubblicata l’attesissima graduatoria. E già una pioggia di ricorsi è pronta ad abbattersi sui tribunali contro le presunte irregolarità. Le proteste e le segnalazioni degli studenti partite negli stessi giorni dei test, continuano attraverso la campagna social #MeLoMerito. E ora si sposteranno dalle aule sulle scrivanie dei magistrati: i ricorrenti – racconta Consulcesi Group – sono soprattutto ragazze e del Centro-Sud.

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