Europa League: Cutrone sveglia il Milan, Olympiacos ko in 9′

Patrick Cutrone abbraccia i compagni di squadra dopo il gol che suggella il 3-1.
Patrick Cutrone abbraccia i compagni di squadra dopo il gol che suggella il 3-1. ANSA / MATTEO BAZZI

MILANO. – Ci sono le firme di Cutrone e Higuain sulla vittoria del Milan contro l’Olympiacos, sofferta più di quanto possa dire il 3-1 finale. Grazie al gol in avvio di Guerrero, per più di un’ora la squadra di Atene ha sognato di diventare la prima greca a espugnare la casa del Milan, che invece in nove minuti ha trasformato una pessima prestazione in una vittoria d’oro. Ora, dopo due partite, i rossoneri si ritrovano a punteggio pieno nel gruppo F di Europa League e il 25 ottobre contro il Betis (a 4 punti dopo il 3-0 rifilato al Dudelange) potrebbero anche ipotecare la qualificazione ai sedicesimi.

La partita del Milan è cambiata quando dopo 10′ della ripresa è entrato Cutrone, che non sarà al 100% per i problemi a una caviglia ma ha più energia e foga agonistica di molti suoi compagni messi insieme. Dopo un quarto d’ora ha pareggiato grazie a un bel lancio di Rodriguez, con un’incornata da centravanti puro, prima di un festeggiamento da tarantolato.

Sei minuti più tardi è toccato a Higuain: dopo aver saltato due match per fastidi muscolari, l’argentino ha giocato l’intera partita e, quando finalmente un compagno (Calhanoglu) lo ha servito con i tempi giusti in area, ha colpito senza esitare, facendo fare una figuraccia al suo marcatore Cisse. Al 34′ ancora Calhanoglu (per lui anche un palo colpito all’ultimo secondo) dal fondo ha regalato a Cutrone la possibilità di siglare una doppietta, che conferma l’importanza del ventenne numero 93 in una squadra con due sole punte vere.

Farebbe comodo uno come Ibrahimovic. “E’ stato fatto un pensierino all’inizio, quando siamo arrivati. Più di un pensierino, forse. Ma, sinceramente, oggi non esiste una possibilità”, ha raccontato Leonardo. A gennaio comunque Gattuso spera di avere un nuovo attaccante. Intanto deve preoccuparsi delle difficoltà della sua squadra nel creare gioco con Biglia, e forse ancor di più della sua retroguardia, bucata in 7 delle 8 partite stagionali.

Martins alla vigilia aveva sottolineato che il Milan ha limiti in difesa, e il suo Olympiacos li ha messi in evidenza dopo 14′ quando Zapata, all’esordio stagionale, si è fatto sovrastare da Guerrero. Il gol ha gelato i 22 mila spettatori e non ha prodotto alcuna reazione nei rossoneri, che si sono rianimati solo quando Gattuso ha ordinato il doppio cambio: Cutrone e Calhanoglu per Castillejo e Bonaventura. Poi, in nove minuti, tre gol hanno evitato una sconfitta storica.

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