Le vendite di smartphone caleranno nel 2019 in attesa del 5G

Mani di ragazzi smanettando smartphone e portatile
Mani di ragazzi smanettando smartphone e portatile

ROMA. – Il mercato degli smartphone, è oramai noto, è vicino alla saturazione. Le ragioni sono da individuare in una diffusione sempre più capillare e in un eccesso di modelli. Ma la stasi potrebbe essere dovuta anche al momento di passaggio in attesa di nuovi telefoni compatibili con la rete 5G, cioè lo standard del futuro, che darà un deciso ricambio all’attuale mercato. Metterà il turbo ad un mondo sempre più online, non solo telefoni ma anche case e oggetti connessi.

Questa è la tesi del sito specializzato DigiTimes che in un rapporto spiega come le vendite degli smartphone a livello globale sono destinate a non superare i 1,5 miliardi di unità nel 2019, con un netto calo rispetto al passato. Una contrazione rimarcata già a settembre dalla società di analisi Idc che ha evidenziato come anche nel 2018 i telefoni spediti saranno in calo dello 0,7% rispetto all’anno passato (pari a 1,455 miliardi di unità).

In questo anno di transizione Samsung, Apple, Huawei e Xiaomi resteranno i quattro leader di mercato (con spedizioni per ciascuna di queste aziende superiori a 100 milioni di unità); seguite da Oppo e Vivo che, nonostante le stime delle vendite puntino al ribasso, manterranno le loro rispettive posizioni. Nel 2019 si consoliderà inoltre la crescita di Hmd, ora proprietaria dello storico marchio Nokia che proprio ieri ha presentato un nuovo dispositivo, che scalzerà la cinese Meizu per andare a ridosso della Top 10.

Il rapporto Digitimes prevede per il 2020 una domanda in ripresa trainata proprio dai nuovi smartphone compatibili con le reti 5G. Mentre per il 2023 sono attese vendite superiori agli 1,7 miliardi di telefoni smart. Al momento non ci sono sul mercato cellulari equipaggiati con questa tipologia, ma ci stanno lavorando ufficialmente Huawei, Samsung e OnePlus. Il 5G darà il via ad una nuova stagione non solo per le compagnie tecnologiche, ma anche per le Tlc e gli Stati.

In Italia si è da poco conclusa l’asta delle frequenze per i servizi 5G, con lo Stato che si porterà a casa in quattro anni oltre sei miliardi e mezzo di euro. Sono soldi pagati dalle compagnie telefoniche per aggiudicarsi i migliori posti al sole. Secondo il Mobility Report di Ericsson le connessioni 5G toccheranno quota 1 miliardo di abbonamenti entro i prossimi cinque anni. E per quella data lo standard del futuro coprirà più del 20% della popolazione globale.

(di Titti Santamato/ANSA)

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