Effetto Kavanaugh su voto midterm, Trump in prima linea

Arresti durante la manifestazione per la conferma di Kavanaugh.
Arresti durante la manifestazione per la conferma di Kavanaugh. EPA/ERIK S. LESSER

NEW YORK. – Effetto-Kavanaugh sulle elezioni di medio termine. Archiviata, almeno per il momento, la battaglia in Senato per la conferma del giudice scelto da Donald Trump per la Corte Suprema, i democratici e i repubblicani puntano ora dritto a novembre, cercando di capitalizzare sull’indignazione degli elettori per lo spettacolo andato in onda dal Congresso.

Uno show che – secondo gli osservatori – ha cambiato le carte in tavola: nello showdown di novembre una valanga democratica alle urne appare ora meno certa con i repubblicani motivati dal boom economico e dal successo su Kavanaugh. ”Sono riusciti dove noi non siamo arrivati, ovvero dare carica alla nostra base”, dice ironico Mitch McConnell, il leader dei repubblicani in Senato, ringraziando i democratici.

E secondo gli strateghi politici McConnell ha ragione: il duro scontro senza esclusione di colpi per Kavanaugh ha ridato fiducia e voce ai conservatori, aumentando le chance che vadano numerosi a votare a novembre. Se una conquista della Camera da parte dei democratici sembra scontata, il ‘sogno’ della sinistra di mettere le mani sul Senato, così da blindare il Congresso e Trump, sembra già sfumare.

Alle urne il 6 novembre ci sono in palio 435 seggi alla Camera e 33 in Senato. L’esito del voto è considerato decisivo da tutti gli schieramenti in campo, incluso il presidente. Un Congresso tutto democratico potrebbe avviare l’impeachment di Kavanaugh, per chiedere il quale è già partita una petizione che in poche ore ha raccolto oltre 130.000 firme.

Ma, soprattutto, complicare la vita a Trump se e quando le indagini sul Russiagate saranno chiuse. Un’ipotesi che i repubblicani e la Casa Bianca temono. Da qui la mobilitazione di massa per convincere i conservatori ad andare i seggi e votare. Trump è in prima linea nello sforzo, consapevole di quanto sia alta la posta in gioco.

Forte di una settimana di successi (dal Nafta a Kavanaugh passando per la disoccupazione ai minimi dal 1969), il presidente è volato nel repubblicano Kansas per rivolgersi al suo popolo. ”I democratici sono diventati troppo estremisti e pericolosi per governare: se saliranno al potere spingeranno il paese in povertà, vogliono imporre il socialismo” ha spiegato un Trump raggiante dal palco di Topeka.

”Sono il partito del crimine, i repubblicani sono il partito del benessere. Sono piromani che possono incendiare il paese” ha aggiunto, riferendosi alla ”campagna vergognosa” dell’opposizione per ”distruggere Kavanaugh”.

L’incognita decisiva del voto sarà l’afflusso, e soprattutto quante donne voteranno. I democratici sono convinti che un’elevata partecipazione femminile li favorisca dopo la vittoria di Kavanaugh a danno di Christine Ford, la sua accusatrice, e di tutte le donne che hanno subito violenze. Sperano anche i repubblicani, per i quali la vera incognita è Trump: le elezioni sono infatti considerate un test sul presidente e un assaggio per il 2020.

(di Serena Di Ronza/ANSA)