Attacco a Facebook, dati in vendita su dark web a 3 euro

Raccolta di volti con la scritta Facebook
Raccolta di volti con la scritta Facebook

ROMA. – Tre euro per i nostri dati su Facebook, più di 800 euro per la nostra intera vita digitale. E’ questo il listino di noi utenti sul dark web, la rete sommersa dove si vendono anche droga e armi e si scambiano immagini pedopornografiche in anonimato. Se sfruttate dai criminali informatici, le informazioni personali potrebbero essere utilizzati per commettere furti di identità o ricattarci.

A riproporre un tema sempre più di attualità è la testata The Independent che ha monitorato il dark web all’indomani dell’attacco hacker reso noto da Facebook il 28 settembre scorso. Sono stati rubati i ‘token’, le chiavi digitali, di 50 milioni di account, mentre altri 40 milioni di account sono stati resettati per precauzione.

A poche ore dal furto, questi dati erano già venduti a prezzi stracciati su siti di mercato nero come Dream Market. I prezzi oscillano da 3 a 12 dollari, ed è possibile acquistare le informazioni solo utilizzando valute digitali come i bitcoin che garantiscono una forma di anonimato. Se venduti singolarmente a questi prezzi, stima The Independent, il valore dei dati rubati sul mercato nero sarebbe compreso tra 150 e 600 milioni di dollari.

La testata riporta anche una recente ricerca della società Money Guru, che fa una valutazione generale al mercato nero del web della nostra intera identità digitale, che comprende tutti i servizi online a cui siamo iscritti e che usiamo più volte al giorno. Dai social network alle piattaforme per gli acquisti online, dai servizi di streaming per musica e film a quelli per la consegna del cibo a domicilio.

Per i cybercriminali, il valore totale della nostra identità digitale si aggirerebbe intorno agli 850 euro. Le informazioni meglio pagate sono quelle finanziarie come carte di credito, banking online e PayPal: il valore solo di questi dati si aggirerebbe intorno ai 650 euro.

Le somme sono più o meno in linea con le stime diffuse qualche mese fa dalla società Top10VPN.com che, al di là dei dati finanziari, aveva scoperto come sul dark web gli account Apple sono tra quelli più ricercati e valgono 15 dollari, i profili Facebook sono valutati 5 dollari, gli altri social media come LinkedIn, Twitter e Instagram circa 2 dollari.

“Le informazioni personali sono merce preziosa, le società devono usare tutti i loro mezzi per proteggere diligentemente reti, dispositivi e utenti”, ha spiegato a The Independent, l’esperto di sicurezza Bill Corner. L’authority irlandese per la privacy ha aperto un’inchiesta sulla violazione di 50 milioni di account di Facebook. Per l’attacco hacker denunciato il 28 settembre, la società rischia una multa Ue fino a 1.63 miliardi di dollari.

(Di Titti Santamato/ANSA)

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