Tensione sui mercati. Salvini: “Speculatori, andiamo avanti”

Matteo Salvini e Marine Le Penn.
Matteo Salvini e Marine Le Penn. (ANSA)

ROMA. – La politica e il dialogo permetteranno di trovare la soluzione migliore. In un nuovo lunedì ‘nero’ sui mercati, con Piazza Affari che chiude in profondo rosso e lo spread che vola sopra i 300 punti dopo la lettera arrivata a tarda sera a Roma venerdì con le preoccupazioni di Bruxelles per la manovra, il vicepremier Luigi Di Maio e il presidente della Camera Roberto Fico tentano la via della mediazione mentre a fare il ‘poliziotto cattivo’ ci pensa l’altro vicepremier, Matteo Salvini, che avverte di nuovo che il governo non arretrerà di un passo rispetto a una manovra che punta tutto sulla crescita e che attacca “gli speculatori alla Soros” che scommettono contro l’Italia per comprarsi le aziende sottocosto.

Quando leggeranno la manovra, fatta di pensioni che apriranno le porte a “400mila posti di lavoro”, riduzione delle tasse e investimenti per la crescita, i mercati “saranno tranquilli”, è il mantra del leader leghista che non rinuncia a lanciare un nuovo affondo contro il presidente della commissione Jean Claude Juncker e il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici “nemici” dell’Europa, che continuano a indicare il pericolo “nei populisti, in me, Orban o Marine Le Pen” ma fanno come l’autista dell’autobus che sbanda e dà la colpa a “chi sale alla fermata successiva”.

Continuare con l’Europa dell’austerity, è il messaggio che arriva nelle stesse ore anche dal ministro per gli Affari europei Paolo Savona, vuol dire “continuare con il pilota automatico quando si sa di andare contro un iceberg”. Nelle stesse ore Fico è a Bruxelles, a incontrare tra gli altri proprio Moscovici con il quale “abbiamo convenuto tutti di abbassare i toni”, dice.

Mentre Di Maio è volato a Berlino per incontrare il suo omologo tedesco Hubertus Heil, con il quale aprire un confronto per “rifondare i centri per l’impiego” e ha apprezzato proprio che a Berlino, a partire dalla cancelliera Angela Merkel, non si “siano intromessi” nelle “dinamiche sulla legge di bilancio, dimostrando rispetto per un Paese fondatore dell’Unione Europea”.

Rispetto che forse è mancato in altri interlocutori in questi giorni, compresa il “singolare” intervento di Klaus Regling, presidente del fondo salva-stati (Esm), che si è detto “preoccupato” della situazione italiana, in special modo di quella delle banche. In effetti in Borsa sono proprio i bancari a soffrire di più, con il comparto che ha perso il 3,71% trascinando giù Piazza Affari, maglia nera in Europa con una perdita del 2,43% a 19.835 punti, i minimi da aprile 2017.

A pesare sulle banche le tensioni sullo spread, che ha toccato i 310 punti base e ha chiuso a 303 con il rendimento oltre il 3 e mezzo per cento dopo avere toccato i massimi da febbraio 2014 (a 3,60%). “Nessuno pensi che faremo la fine della Grecia, assolutamente no”, assicura comunque Salvini che in giornata rilancia alcune delle misure chiave della manovra, compresa la ‘pace fiscale’.

La chiusura dei debiti con il fisco non sarà ‘timida’ come comparso nelle prime bozze del decreto fiscale che accompagnerà la legge di Bilancio, ma sarà “un intervento a gamba tesa” che consentirà ai tanti che “non sono riusciti a pagare” che ora potranno accedere a un “saldo e stralcio” per “tornare a lavorare in pace”. La misura, in realtà, è ancora in via di definizione così come le voci di ‘entrate’ necessarie a trovare tutte le coperture della manovra.

Gli acconti fiscali, fanno sapere sempre dalla Lega, “non si toccano”. Un lapsus forse nella nota di aggiornamento al Def? Possibile che il passaggio venga corretto attraverso la risoluzione che dovranno votare le Camere, che da domani inizieranno ad ascoltare Istat, Banca d’Italia, Corte dei Conti e il ministro Tria.

Da ultimo l’Ufficio parlamentare di Bilancio, l’autorità sui conti pubblici chiamata a validare il quadro macroeconomico tracciato con la nota. Che potrebbe anche non dare il suo via libera (è già accaduto nel 2016), costringendo il ministro a tornare in Parlamento per modificare il quadro o, comunque, per spiegare meglio nel dettaglio la ‘scommessa’ gialloverde.

(di Silvia Gasparetto/ANSA)