Argentina e Italia promuovono viaggi per famiglie discendenti di italiani all’estero

Il Ministro dell'Agricoltura e del Turismo italiano, Gian Marco Centinaio, con il Segretario del Turismo argentino, Gustavo Santos.
Il Ministro dell'Agricoltura e del Turismo italiano, Gian Marco Centinaio, con il Segretario del Turismo argentino, Gustavo Santos.

BUENOS AIRES. – I due Paesi hanno firmato un accordo per incentivare il “turismo di ritorno”, che promuove lo scambio tra le famiglie dei migranti che mantengono il loro legame familiare e culturale con il paese d’origine.

Aerolíneas Argentinas e Alitalia, così come i tour operator, offriranno tariffe speciali per gli italiani e i loro discendenti che mai hanno conosciuto la loro città di origine e cosí potranno avere l’opportunità di incontrarsi con le loro famiglie e conoscere la cultura del posto.

Secondo uno studio dall’ENIT (Ente Nazionale per il Turismo) si stima che, globalmente, circa 80 milioni di potenziali turisti potrebbero viaggiare in Italia per visitare la terra dei loro antenati.

Sarebbe di 650 milioni di euro il movimento economico stimato solo per il continente americano, con 670 mila arrivi in Italia per ogni anno.

Il turismo di ritorno oltre a rappresentare investimenti nel paese d’origine, può essere anche un’opportunità per ripopolare i piccoli villaggi che hanno ridotto drasticamente il numero dei loro abitanti.

L’accordo è stato firmato durante la visita effettuata dal Ministro dell’agricoltura e del turismo, Gian Marco Centinaio, alla Fiera Internazionale del Turismo (FIT) a Buenos Aires. Centinaio ha firmato l’accordo con il Segretario del Turismo Argentino, Gustavo Santos.

È importante far notare che durante il 2017 quasi un milione di turisti argentini hanno visitato l’Europa, dei quali più della metà sono stati in Italia. Mentre che dall’altra parte, sempre nel 2017, molti italiani si sono stabiliti in Argentina.

(di Angelo Di Lorenzo)