Alitalia, Gubitosi: “Decidere presto”. Faro Ue sul prestito

Un aereo Alitalia in pista.
Un aereo Alitalia in pista.

ROMA.- Per il futuro di Alitalia occorre decidere presto e per il rilancio della compagnia servono soldi, management e un suo posizionamento strategico sul mercato. Il commissario straordinario Luigi Gubitosi, insieme ai suoi colleghi Stefano Paleari ed Enrico Laghi, fa il punto sulla situazione della compagnia in un’audizione al Senato mentre da Bruxelles la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager fa sapere che è sempre acceso il faro sul prestito alla società.

“Non mi risulta ci sia l’intenzione di procrastinare” una soluzione per Alitalia ma “ritardare di sei mesi una decisione che andrà presa in un senso o nell’altro aggraverebbe solo di sei mesi il problema”, dice Gubitosi. “E’ importante operare velocemente in questi mesi, prima si decide e meglio è”, sottolinea il commissario, precisando però che “le scelta di cosa succede in Alitalia competono al governo e non ai vertici operativi”.

Ricorda quindi che “in base alla normativa attuale l’attività deve esaurirsi al 31 ottobre con l’identificazione di un percorso successivo che poi andrebbe completato entro metà dicembre” e “per Alitalia dovrebbe iniziare una nuova fase”. Guardando proprio al futuro Gubitosi spiega ai senatori della commissione Lavori Pubblici e Industria che l’azienda ha bisogno di “normalità”.

“In tre parole ad Alitalia serve avere mezzi finanziari adeguati, management e posizionamento strategico che per noi è il lungo raggio”, dice, annunciando che in primavera sarà aperta la rotta Roma-Washington. “Tutti dicevano che bisognava crescere sul lungo raggio ma non è mai stato fatto”, puntualizza Gubitosi nell’illustrare la nuova rotta.

Il commissario ribadisce poi quanto già detto alla Camera e cioè che la chiusura dei conti vedrà “un piccolo utile” di 2-3 milioni, che il terzo trimestre è stato positivo con ricavi passeggeri in crescita del 7% e “ci aspettiamo che lo stesso avverrà nel quarto trimestre”.

Ma avverte anche che sul futuro peserà il rialzo del prezzo del petrolio. “Una grande preoccupazione che abbiamo in questo periodo è l’aumento dei prezzi del petrolio che si rifletterà non tanto su quest’anno, ma porterà ad un aumento importante dei costi l’anno prossimo”, afferma Gubitosi.

Qualche ora prima che i tre commissari Alitalia venissero sentiti al Senato, a Bruxelles la commissaria alla concorrenza Vestager spiegava al Parlamento Ue di non avere “informazioni sui piani del Governo italiano” e che “è ancora aperto” il caso del prestito ponte. “Una parte dell’indagine riguarda gli interessi (del prestito del Governo, ndr), perché è una delle cose importanti da guardare come in passato si è visto in casi di aiuti di Stato”, ha spiegato Vestager.

Questo perché “il Governo può investire in compagnie se il livello degli interessi rispecchia il mercato”, e quindi non c’è un trattamento che svantaggia gli altri concorrenti, ha sottolineato. E su Alitalia sono intervenuti anche i sindacati con la Fit Cisl che chiede al ministro Di Maio di illustrare i piani del Governo per la compagnia.

(di Alfonso Abagnale/ANSA)

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