Il ministro Arreaza protesta per le dichiarazioni della Cancelliere Merkel

Il ministro degli Esteri, Jorge Arreaza ha chiesto al governo tedesco rispetto per la sovranità e le istituzioni venezuelane

CARACAS – Questa volta è toccato alla Germania. Il ministro degli Esteri, Jorge Arreaza, non perde occasione per accusare di “ingerenza” negli affari del Venezuela qualunque capo di governo o presidente della Repubblica che manifesti preoccupazione per la crisi politica, economica e sociale che colpisce il Paese. E così, definisce “sfortunate” le recenti dichiarazioni della Cancelliere tedesca, Angela Merkel, che, a suo avviso, “si piega” ai dettami del presidente nordamericano, Donal Trump. E definisce “ossessivo e disperato” l’impegno con cui il presidente Trump “e i suoi governi satelliti in America Latina” aggrediscono e paralizzano l’economia venezuelana.

“Esigiamo al governo tedesco – ha scritto in un tweet il ministro Arreaza – rispetto per la nostra sovranità e le nostre istituzioni”

La Cancelliere Angela Merkel, mercoledì scorso, aveva assicurato che la Germania avrà un ruolo più attivo nella ricerca di una soluzione alla crisi politica e umanitaria che travaglia il Venezuela. E si è detto disposta a intervenire e a unirsi agli sforzi che già realizzano Francia e Canada in questo senso.

I ministri dell’Ue e il Venezuela

E mentre il ministro Arreaza critica aspramente l’atteggiamento della Merkel, è stato reso noto che i ministri degli Esteri dell’Unione Europea affronteranno nuovamente il tema dell’emigrazione venezuelana e l’impatto che avrà sulla stabilità della regione. Al conclave è stato invitato anche Filippo Grandi, alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati , che ha visitato recentemente alcune località colombiane limitrofi col Venezuela.

Stando all’Onu, hanno abbandonato il Venezuela circa 2 milioni 300mila venezuelani. Oltre il milione avrebbe deciso di restare in Colombia. Il resto, altri Paesi.

Stando a indiscrezioni, i ministri non affronterebbero solamente il tema dell’emigrazione ma anche la crisi politica ed economia e la lotta interna tra governo e opposizione.