Piazza Affari: -21% da maggio, entra in “bear market”

Segnale di Divieto d'accesso sulla Piazza degli Affari. Orso
Piazza degli Affari: lo spettro del bear market

MILANO. – L’Orso sferra la sua zampata sulla Borsa di Milano. L’indice Ftse MIb, con la perdita dell’1,8% archiviata oggi, entra tecnicamente nella fase ribassista di mercato, appesantito dalle preoccupazioni sul bilancio del governo italiano. Un ‘bear market’, nella sua accezione comune, è un mercato ribassista in cui i prezzi dei titoli calano e un diffuso pessimismo innesca una spirale discendente che porta – far conto da quando era sui massimi – a una perdita di oltre il 20%.

L’indice del listino principale di Milano è in calo del 21% dai suoi massimi degli ultimi 9 anni, toccati il 7 maggio 2018 (24.544 punti). Se le incertezze politiche hanno pesato, in generale tra i bancari (Banco Bpm -29,5% da inizio anno, Intesa Sanpaolo -24,2%, Banca Generali -23,9%, Unicredit -22%) non di meno altri eventi – più o meno eccezionali – hanno segnato il crollo di singoli: come la tragedia del Ponte Morandi per Atlantia (-32% da inizio anno), i litigi tra i soci in Tim (-30%).

L’allegoria dell’Orso è spesso spiegata nel modo in cui questo animale attacca, con movimenti dall’alto verso il basso dei suoi artigli, come le quotazioni di un titolo che scendono. Tra gli aneddoti che si raccontano in Borsa legati all’Orso e al mercato ribassista quello più famoso è la ‘bolla’ della South Sea Company, una compagnia fondata nel 1711 che aveva siglato con la Corona inglese un accordo per l’acquisto del debito di guerra britannico (10 milioni di sterline al tempo) in cambio di un interesse annuo ottenuto dallo Stato del 6% e del monopolio del commercio con le colonie spagnole nel Sudamerica.

La compagnia prese ad emettere di continuo azioni a prezzi crescenti, di conseguenza quello che definiremmo oggi il rapporto utile per azione cominciò a calare fino al crack che travolse anche gli investimenti dello scienziato Isaac Newton che nel 1720 perse così 20 mila sterline (allora i risparmi di una vita) e lamentò: “Posso calcolare i movimenti delle stelle, ma non la follia degli uomini”.