Capello promuove Mancini: “Questa Italia mi piace”

Mancini indica la strada agli azzurri.
Mancini indica la strada agli azzurri: finalmente torna la vittoria con la Polonia. (Ansa)

ROMA. – Fabio Capello promuove Mancini. La nazionale, che ha battuto 1-0 la Polonia, è “piaciuta molto” a don Fabio. “Ha fatto una buona partita, si era già visto qualcosa di buono in quella precedente con l’Ucraina, gli azzurri non si sono sentiti sotto esame e si sono espressi nel migliore dei modi”.

Parole dolci per il ct e il clan azzurro, col respiro un po’ corto dopo le prime uscite del nuovo corso e il digiuno di vittorie ormai troppo lungo. Oltretutto l’Italia era obbligata a fare risultato per evitare la retrocessione in serie B nella Nations league.

A Capello è piaciuto soprattutto il nuovo centrocampo, “ha dato vigore e equilibrio alla squadra, forse in area siamo un pelo mancati, potevamo cercare un affondo in più”. Bene soprattutto l’innesto di Barella, “che dà cambio di ritmo, dà qualcosa di più in qualità e quantità, che ci mancava prima. Mi ricorda un po’ Tardelli”.

Ma Capello approva tutte le scelte di Mancini, anche quella di tenere fuori Immobile, che ha fatto storcere il naso a qualcuno: “Il ct conosce i suoi e fa la partita in base a quel che ha. Ha ritenuto di non impiegare Immobile, io non discuterei questa scelta. Immobile è uno che può giocare anche dall’inizio, ma ieri la scelta di Mancini è stata vincente”.

Capello, che ha allenato tra le altre Inghilterra e Russia (oltre a Real Madrid, Milan, Juventus e Roma) ha distribuito altri voti agli azzurri: Lasagna “è interessante, lo vedo bene e può dare qualcosa di più in azzurro. Ha fatto un’apparizione breve, troppo poco per una valutazione”. Cutrone? “potrebbe essere la nazionale giusta per lui. Mi piace, è dinamico e va davanti alla porta. “.

Quanto al futuro della nazionale, Capello ironizza su quel ‘copiamo la Germania’ che era diventato un tormentone ai tempi della debacle ai Mondiali del Brasile: “Ora che la Germania va malissimo, cosa copiamo? Federazione e società cerchino di dare più forza ai settori giovanili, non c’è bisogno di andare per forza all’estero. Gli allenatori – conclude Capello – devono avere più coraggio a mettere in campo i giovani italiani, perché ce ne sono di bravi. Con la nazionale di Mancini siamo sulla strada giusta”.

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