Scontro industriali e Raggi su Roma: “La capitale è ferma”

La sindaca di Roma, Virginia Raggi.
La sindaca di Roma, Virginia Raggi.

ROMA. – “Un credito di fiducia elettorale importante non può essere impegnato solo in operazioni di piccolo cabotaggio amministrativo”. E’ netto l’attacco degli industriali laziali all’amministrazione capitolina: “Quel vento che doveva cambiare Roma non si percepisce” rimarca il presidente di Unindustria, Filippo Tortoriello, all’assemblea generale dell’associazione che raggruppa Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo.

“E’ un attacco un po’ bizzarro”, replica la sindaca 5Stelle, Virginia Raggi: “Da tempo stiamo sviluppando progetti insieme”, dice, accennando al “Maker Faire, lo scorso fine settimana, perchè l’innovazione è un tema su cui stiamo lavorando molto”; e ricordando il lavoro del Governo per una manovra “che restituisce alle famiglie il potere d’acquisto e incentiva le pmi. Mi sembra che molte cose si stiano muovendo”.

Ed il capogruppo M5S in Campidoglio, Giuliano Pacetti, presente all’assemblea, ribatte: “Quello fatto alla sindaca è un affondo privo di senso. Noi stiamo cercando con tanta fatica e tanto lavoro di rimettere a posto la Capitale”, “Vorremmo trovare in chi Governa quell’alto senso di responsabilità che impone la guida di una grande capitale”, dice invece il leader degli industriali laziali alla platea di imprenditori: “Sono gli stessi cittadini romani a descrivere una città ferma, intrappolata dalle sue consuete difficoltà, come riportato nell’ultima indagine sulla qualità della vita e dei servizi pubblici”.

Diverso è il clima verso la Regione di Nicola Zingaretti (intervenuto all’assemblea) che per Unindustria “si è dimostrata sempre attenta a tutte le misure positive per le imprese e per la crescita sul territorio”. Su Virginia Raggi, invece, dopo più di due anni di mandato per gli industriali non resta spazio per alcuno sconto:

“Unindustria ha sempre dimostrato grande rispetto per la politica, abbiamo riconosciuto alla Sindaca la difficoltà della situazione in cui iniziava il suo mandato e ci siamo imposti un esercizio di riflessione molto paziente. Quest’attesa sembra essere vana e lo status quo ci preoccupa, non perché vogliamo contestare i singoli atti amministrativi o le mancate soluzioni a problemi atavici come decoro, rifiuti e trasporti. Ci preoccupa non aver ancora ascoltato un’idea chiara su come Roma dovrebbe diventare nei prossimi 20 o 30 anni. Manca la visione”.

All’assemblea era atteso il vicepremier leghista Matteo Salvini; al termine il presidente di Unindustria risale sul palco, brevemente, per commentarne l’assenza: “Sembra che esprimere posizioni sia un elemento di negatività. Sono profondamente dispiaciuto. Questo era un momento per confrontarsi. Era doveroso”, dice accennando anche alle critiche degli industriali a Virginia Raggi: “Attraverso la dialettica ed il confronto si individuano le soluzioni, non rinunciando né appiattendosi”. E annuncia: non ci sarà una assemblea di Unindustria nel 2019 per promuovere l’organizzazione a Roma di un grande forum internazionale sullo sviluppo delle aree urbane.