Rabona, il calcio che racconta la vita

Rabona: Andrea Vianello torna su Rai 3.
Rabona: Andrea Vianello torna su Rai 3.

ROMA. – Il mito del derby meneghino, con la storica rivalità tra gli interisti “bauscia” e i milanisti “casciavit”, per provare a spiegare cosa rappresenti ‘quella’ singola partita per i tifosi e come sia cambiata Milano negli anni. L’omaggio al grande giornalista sportivo Beppe Viola, e al suo modo di comunicare il calcio. E poi lo sguardo su Genova, dove a pochi metri dalle macerie del ponte Morandi, la vita può ripartire anche da un piccolo campo di pallone.

Sarà un concentrato di passione per “lo sport più bello del mondo” ma anche per il racconto della società la prima puntata di “Rabona. Il colpo a sorpresa”, il nuovo format di Rai3 condotto da Andrea Vianello, regia di Luigi Antonini, che andrà in onda in seconda serata a partire dal 19 ottobre.

Ogni settimana fino a maggio, in trenta puntate rigorosamente in diretta, Vianello indosserà accanto a quelli del giornalista anche i panni di un abile narratore con l’obiettivo di parlare di identificazione ed emozioni, di attualità, territori e comunità, di grandi personaggi e piccole storie, utilizzando il calcio come lente di ingrandimento: in modo inaspettato quindi, esattamente come accade quando sul campo un campione fa una ‘rabona’, quel gioco di gambe che spiazza, affascina e sorprende e che magari risolve una partita.

Accompagnato da ospiti in studio, tutti appassionati di calcio (nella prima puntata Roberto Boninsegna, Fausto Bertinotti, Antonio Polito e Giorgio Lauro), e da un trio musicale capitanato da Pier Cortese, il conduttore sorprenderà il pubblico con un programma pieno di contaminazioni, che mescola tanti linguaggi, dallo storytelling all’approfondimento, dal talk alla musica, dai giochi alle immagini di repertorio.

“Sono un giornalista appassionato di storie, di calcio e del Paese, ma non sono un giornalista sportivo”, spiega a Roma Andrea Vianello, “il calcio è lo specchio che spiega cosa è l’Italia, ma è anche un grande romanzo, pieno di colpi di scena. Non è un caso che tanti scrittori si siano cimentati a raccontarlo, perché è uno strepitoso racconto popolare. Noi abbiamo il dovere in Rai di provare cose nuove, con linguaggi che possano spiazzare lo spettatore, anche con momenti di storytelling”.

“Io sono tifoso del Milan, non posso nasconderlo, ma nel programma il tifo non prenderà il sopravvento”, prosegue Vianello, lasciando intuire che sarà comunque l’emozione la cifra di “Rabona”: “vogliamo capire cosa è che fa battere il cuore, quale è il meccanismo di identificazione e scoprire cosa si nasconde nel tessuto delle maglie calcistiche, anche con ospiti che daranno un punto di vista inedito. Giocheremo a emozionarci ma non saremo tecnici: vogliamo conquistare anche chi non ama il calcio”.

“Vianello sarà un giornalista e un narratore: è un uomo che ha pluralità di registri nella conduzione. Sono felice di aver riportato il ‘mio’ direttore dentro la scatola magica della tv”, dice Stefano Coletta, direttore di Rai3, “questa è la rete dell’artigianato televisivo, che permette di mettere al centro le idee e vederle realizzate. Come dimostra Rabona, all’interno della Rai si possono fare prodotti di qualità.

Il programma completa il quadro di innovazione di Rai3, che da gennaio ha messo in campo 30 marchi nuovi. Abbiamo scelto la lunga serialità per difendere questa nuova idea: creeremo un nuovo appuntamento il venerdì sera che ci accompagnerà per tutta la stagione”.

(di Marzia Apice/ANSA)

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