Champions: troppo Barcellona, l’Inter cade al Camp Nou

Luis Suarez calcia una punizione sulla barriera dell'Inter. Champions
Luis Suarez calcia una punizione sulla barriera dell'Inter. EPA/Alejandro Garcia

MILANO. – Anche senza Messi, il Barcellona resta di un altro livello per l’Inter: al Camp Nou l’ex Rafinha e Jordi Alba lanciano i blaugrana e i nerazzurri tornano a casa con una sconfitta comunque onorevole, alla luce anche del pari tra Psv e Eindhoven. Si ferma però la striscia di sette successi consecutivi per gli uomini di Spalletti, troppo timorosi nel primo tempo ma capaci comunque in più di un’occasione di impensierire la porta avversaria.

Il piano tattico del tecnico dichiarato alla vigilia (“dobbiamo tenere il pallone per avere qualche possibilità”) non funziona, perché il Barcellona conquista il possesso in avvio e non lo molla più. I nerazzurri faticano a mettere tre passaggi di fila, soffrendo il violento pressing blaugrana. Eppure la prima vera occasione arriva per l’Inter: dopo 16′ cross dalla sinistra di Perisic, Icardi anticipa Ter Stegen ma la palla termina alta.

La risposta dei catalani è immediata, Handanovic para col corpo un colpo di testa di Lenglet. L’Inter soffre ma prova a pungere, con Icardi che prende il tempo a Lenglet, si invola verso la porta ma scivola al momento del tiro. La sofferenza, però, resta tanta, troppa. E gli errori in uscita dei nerazzurri vengono puniti dal grande ex, Rafinha, che al 32′ insacca (su dormita di Skriniar) col mancino un cross di Suarez. Proprio il brasiliano, protagonista nella rincorsa Champions degli uomini di Spalletti durante la passata stagione, manda sotto l’Inter per la terza volta in tre gare in Europa.

La squadra che esce dagli spogliatoi ad inizio ripresa è totalmente diversa. Spalletti inserisce Politano per uno spento Candreva e la manovra offensiva nerazzurra si ravviva. L’ex Sassuolo si fa subito vedere, con un tiro-cross che Ter Stegen vola per mettere in angolo. Un’Inter finalmente viva, che aggredisce alta il Barcellona e lo manda in difficoltà: Politano avrebbe un’altra occasione, ma spara alto su tacco di Icardi.

I blaugrana però quando attaccano fanno sempre male. Suarez suona la sveglia con un destro centrale, poi Asamoah serve malamente Lenglet, Handanovic si esalta salvando con il piede sulla conclusione ravvicinata del difensore. Spalletti prova anche la mossa Lautaro Martinez, in coppia con Icardi, nell’ultima mezz’ora.

Un ingresso che non cambia il canovaccio del match, perché gli uomini di Valverde continuano ad essere pericolosi: Suarez impegna ancora Handanovic, poi Coutinho da pochi passi centra la traversa e Rakitic col mancino sfiora ancora il raddoppio. L’Inter barcolla e crolla definitivamente a pochi minuti dalla fine, con un diagonale di Jordi Alba che non lascia scampo al portiere sloveno.

Dopo sette vittorie di fila, i nerazzurri si fermano al cospetto di un Barcellona troppo forte anche senza Messi. Una sconfitta resa meno amara dal pareggio tra Tottenham e Psv, che lascia i nerazzurri a +5 in classifica da inglesi e olandesi.

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