Moto Gp Australia: derby Dovizioso e Rossi per posto vice-Márquez

Valentino Rossi a bordo della sua Yamaha durante il Grand Prix del Giappone.Moto
Valentino Rossi a bordo della sua Yamaha durante il Grand Prix del Giappone. EPA/KIMIMASA MAYAMA

ROMA. – Per lo spettacolo e per il titolo di vice-Márquez. La vittoria in Giappone di Marc, con annessa conferma nel ruolo di campione della MotoGp, non ha lasciato molto altro cui ambire in Australia. Domenica, in compenso, si corre su una delle piste più affascinanti del calendario e gli appassionati avranno più di un motivo per godersi le evoluzioni dei protagonisti.

A tre gare dalla fine, la lotta per il secondo posto nella classifica piloti è un derby tutto italiano fra Andrea Dovizioso e Valentino Rossi. Quest’ultimo, in un’annata fin qui senza vittorie (come non gli capitava dal biennio 2011-2012 in Ducati), attende di consolarsi con le gesta di Francesco ‘Pecco’ Bagnaia, prima guida dello Sky Racing Team VR46 e talentuoso allievo della VR46 Academy.

A Phillip Island il 21enne di Chivasso – che nel 2019 sarà in MotoGp con la Ducati Pramac al posto di Danilo Petrucci – può vincere, in Moto2, il primo titolo della carriera grazie alle 37 lunghezze di vantaggio sul portoghese Miguel Oliveira.

Sono 194 i punti per Dovizioso, contro i 185 di Valentino. La gara di Motegi ha ridotto vistosamente la distanza tra i due, causa la scivolata del primo ed il quarto posto del secondo. Entrambi dovranno guardarsi dal campione del mondo, perché sulla pista australiana la Honda ha ottimi precedenti, comprese due vittorie di Marquez (2015-2017) ed una di Cal Crutchlow (2016). Inoltre lo spagnolo è partito dalla pole nelle ultime quattro edizioni.

Ma la Yamaha può rispondere con i numeri da record di Rossi: otto vittorie (5 in MotoGp, una in 500, due in 250). L’anno scorso il pesarese fu secondo. Salì sul podio anche Maverick Vinales, con l’altra Yamaha ufficiale, mentre Dovizioso portò la Ducati solo al 13/o posto, al termine di una gara tutta in salita.

“Cercheremo di ripetere la bella prova del 2017, ma il GP d’Australia è un po’ particolare – le parole del Dottore – La pista è diversa da qualsiasi altro circuito, e soprattutto dovremo vedere come saranno le condizioni atmosferiche”.

Rossi era già stato secondo in avvio di stagione, per venire poi scavalcato da Dovizioso. Ma, nonostante la crisi tecnica della Yamaha in questa stagione, non si è mai allontanato dai vertici della classifica. E, grazie anche ai progressi della YZF-M1 che hanno iniziato ad intravedersi da Aragon, gara dopo gara si è riavvicinato al forlivese. La sfida è apertissima, il secondo gradino del podio non è da disprezzare se sul primo c’è Marquez il Fenomeno.

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